MC
Marco Castellini
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In una cittadina della provincia americana si aggira un maniaco che sevizia giovani donne con delle lamette e poi ne succhia il sangue fino alla morte. Chi è l’abominevole assassino? La polizia è sulle sue tracce, ma a fermarlo ci penserà un uomo, l’unico che ne conosce la vera identità del maniaco…
Uno dei più travagliati film del grande George A. Romero, una malinconica storia di vampirismo ambientata nella provincia americana con protagonista un giovane disadattato. Lentissimo, poco parlato (nella parte iniziale sembra quasi un film muto),
senza scene di particolare violenza; non molto da salvare, eccezion fatta per le pregevoli sequenze in flashback, girate in un livido bianco e nero.
Quando Romero si mette in testa di fare un film d’autore che piaccia ai critici, finisce per girare pellicole troppo ermetiche ed involute che si allontanano decisamente dai gusti del pubblico (vedi “La stagione della strega”). La versione italiana del film risulta in parte diversa dall’originale americana: la pellicola infatti è stata rimontata ed ha subito alcuni tagli per renderla (secondo i distributori) più “adatta” ai gusti del pubblico europeo, ma l’unico risultato ottenuto è stato quello di peggiorarla ulteriormente.