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TELARAÑA LETAL

Webs

2003 US
junio 28, 2003

Un grupo de personas entran en un laboratorio abandonado donde encuentran un núcleo de energia atómica apagado. Al activarlo de forma accidental abren un portal que conduce a un universo paralelo gobernado por unos seres de apariencia humana pero con extremidades de araña. Allí, un grupo de supervivientes resiste al cada vez más numeroso enjambre y a su poderosa reina. (FILMAFFINITY)

Directores

David Wu

Reparto

Richard Grieco, Kate Greenhouse, Colin Fox, Richard Yearwood, Jeff Douglas, David Nerman, Jason Jones, Anthony Ashbee, Craig Blair, Dylan Bierk
Horror Thriller Fantascienza
HMDB

RESEÑAS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Quattro operai di una compagnia addetta al controllo dell’energia elettrica si recano all’interno di un edificio abbandonato dove è stata segnalata una dispersione di elettricità. Scopriranno che la causa di questa dispersione proviene da un vecchio laboratorio in rovina che nasconde un portale per un'altra dimensione. I quattro addetti ai lavori finiranno così in una terrificante dimensione parallela in cui gli esseri umani sembrano essersi estinti da anni per lasciare spazio a feroci creature mezze uomini e mezze ragni. “Webs” è una pellicola americana distribuita nel 2003 per il solo mercato home-video che non ha alcun motivo per essere ricordata negli anni ma che comunque si discosta abbastanza dai classici pessimi prodotti distribuiti sempre per il solo commercio casalingo. Il film, diretto da un quasi sconosciuto David Wu, si avvale di una storia particolarmente idiota e poco credibile (sembra sia stata ideata da un bimbo di sei anni) ma che cerca di camuffare la propria stupidità di fondo con diversi aspetti fantascientifici. La sceneggiatura, seppur molto elementare, risulta piuttosto completa, evita di creare particolari “buchi” e riesce tranquillamente a coinvolgere lo spettatore dal primo fino all’ultimo minuto. Punto di demerito del film può essere riscontrato nel deludente cast popolato da attori poco noti o totalmente sconosciuti che il più delle volte non riescono a calarsi a perfezione nel loro ruolo; a partire proprio dal protagonista, interpretato da uno squallido Richard Grieco, che appare poco adatto a svolgere il ruolo assegnatoli ma ancor meno adatto a fare l’attore (sarebbe stato molto più adatto a fare il mago spalla di Topo Gigio in una trasmissione per bambini); unico volto noto del film è Kate Greenhouse apparsa già in altre pellicole di genere come nel recente “The Dark Hours”. Inoltre nel film si attua un incredibile riciclaggio degli attori, infatti le “mostruose” creature sono interpretate sempre dalle stesse cinque o sei persone che seppur morte nella scena precedente tornano nella successiva ad interpretare nuovi mostri cambiando semplicemente parrucca. Gli effetti digitali, seppur usati molto raramente, appaiono un po’ grezzi ma tutto sommato apprezzabili in quanto riescono ad integrarsi abbastanza bene con lo scenario. Deludente però è il make-up e il tasso gore-splatter: il trucco appare decisivamente insufficiente specialmente per quanto riguarda la resa estetica dei mostri, resi assolutamente ridicoli (orrendi parrucconi, denti finti, artigli di plastica e un po’ di trucco sotto gli occhi) riuscendo a rendere comico tutto quello che in realtà avrebbe dovuto incutere terrore; per quanto riguarda il livello splatter, il film può essere ritenuto quasi del tutto esente da scene “forti” che si sarebbero facilmente inserite e avrebbero sicuramente giovato al risultato complessivo. In conclusione, questo “Webs” può essere considerato come un prodotto inutile e di scarsa qualità ma che se guardato scherzosamente e senza pretendere nulla di serio riesce allora sicuramente a divertire ed intrattenere lo spettatore per un ora e venti. Divertente ma tranquillamente trascurabile; merita sicuramente mezzo voto in meno.