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LA MUERTE ACARICIA A MEDIANOCHE

La morte accarezza a mezzanotte

1972 ES
noviembre 17, 1972

Una modelo accede a tomar parte de un bizarro experimento con una droga alucinogena. Bajo la experiencia de dicha droga, tiene una visión de una joven mujer brutalmente asesinada con un mortal guante de garras.

Directores

Luciano Ercoli

Reparto

Nieves Navarro, Simón Andreu, Pietro Martellanza, Carlo Gentili, Ivano Staccioli, Claudio Pellegrini, Fabrizio Moresco, Alessandro Perrella, Elio Veller, Luciano Rossi
Terror Suspense Crimen Misterio
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Valentina è una top model a cui viene offerta l’occasione di testare un allucinogeno in cambio di una grossa somma di denaro e un servizio anonimo su un celebre settimanale. Durante l’esperimento, in preda all’euforia, Valentina assiste, dalla finestra del suo appartamento, ad un cruento omicidio. Quando il settimanale contenente il servizio viene diffuso nelle edicole, Valentina si rende conto che il giornalista non ha mantenuto la parola e il suo volto, così come il suo nome, appaiono chiaramente sulle pagine stampate. Così la ragazza viene convocata dalla polizia per aver maggiori informazioni sul presunto omicidio che sembra essere avvenuto, però, non quella notte, ma ben sei mesi prima. Da quel momento Valentina inizierà ad indagare sull’omicidio, ma contemporaneamente il killer tenterà di eliminarla. Seconda prova in campo “spaghetti – thriller” del produttore Luciano Ercoli, che dopo il buon successo ottenuto con “La morte cammina con i tacchi alti” ci riprova l’anno seguente con “La morte accarezza a mezzanotte”. Il cast è quasi interamente riciclato dal thriller precedente, a cominciare dai protagonisti Susan Scott e Simon Andreu, attori di buon mestiere e calati perfettamente nella parte, anche se si può trovare un po’ di difficoltà nel vedere la bella Susan Scott nelle vesti di una modella di soli 28 anni. In confronto a “La morte cammina con i tacchi alti”, in questo film diminuiscono gli elementi erotici e invece aumentano le scene di violenza cruenta, tanto cara alla tradizione del thriller all’italiana; in questo caso l’arma che caratterizza i momenti di violenza è rappresentata da un guanto spinato da armatura medievale che ricorda da vicino quello già visto in un omicidio del classico di Bava “6 donne per l’assassino”. La storia di “La morte accarezza a mezzanotte” risulta per diversi aspetti piuttosto originale e coinvolgente, grazie ad alcuni elementi inconsueti per il genere ( l’espediente della droga che dona capacità di chiaroveggenza; il volto del killer ben visibile fin dall’inizio ), alla contaminazione con altri generi italianissimi ( siparietti da commedia e finale in stile poliziottesco ) e alla buona caratterizzazione di tutti i personaggi, dai protagonisti a quelli secondari. Si può riscontrare anche in questo caso una piccola caduta di ritmo nella seconda parte del film, che pur non appesantendo minimamente la visione, dona un senso di stanchezza all’intera vicenda. Comunque “La morte accarezza a mezzanotte” appare come un solido thriller sicuramente da visionare per gli appassionati della tradizione italiana, anche se i paragoni con altri titoli di registi più illustri, può sicuramente apparire imbarazzante. Superiore al precedente thriller di Ercoli, ma conforme allo standard di tanti altri prodotti italiani degli anni ’70. Il voto è stato arrotondato per eccesso.

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