The Witch backdrop
The Witch poster

THE WITCH

2016 BR
février 19, 2016

1630, en Nouvelle-Angleterre. William et Katherine, un couple dévot, s’établit à la limite de la civilisation, menant une vie pieuse avec leurs cinq enfants et cultivant leur lopin de terre au milieu d’une étendue encore sauvage. La mystérieuse disparition de leur nouveau-né et la perte soudaine de leurs récoltes vont rapidement les amener à se dresser les uns contre les autres…

Réalisateurs

Robert Eggers

Distribution

Anya Taylor-Joy, Ralph Ineson, Kate Dickie, Harvey Scrimshaw, Ellie Grainger, Lucas Dawson, Julian Richings, Bathsheba Garnett, Sarah Stephens, Daniel Malik
Fantasy Dramma Horror
HMDB

CRITIQUES (1)

VD

Vincenzo de Divitiis

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New England, 1630. In un tranquillo villaggio di campagna è in corso un processo nei confronti di William, un uomo rigido e rigoroso nel diffondere la parola di Cristo, e la sua famiglia che vengono giudicati prima e allontanati poi dalla comunità. La decisione della corte li obbliga dunque a trasferirsi in una fattoria sperduta tra le montagne e circondata da un bosco attorno al quale aleggiano leggende poco rassicuranti. A peggiorare la situazione ci si mettono la misteriosa sparizione dell’ultimo genito Samuel e la pessima resa del raccolto, oltre ai comportamenti strani della figlia maggiore Thomasin e dei suoi fratellini, Caleb, Mercy e Jonas. Tutti segnali di una presenza negativa e maligna che colpisce tutti gli altri membri della famiglia in un crescendo di paranoia e follia che porterà a conseguenze tragiche. Una presenza negativa che, almeno nella mente della puritana e timorata di Dio famiglia di contadini, si materializza in una strega che abita il bosco e fa scomparire chiunque entri nel suo territorio. Portare sul grande schermo la figura della strega non è mai un’impresa facile per un regista in quanto, a differenza di vampiri e altri mostri classici, non vi sono grandi e significativi testi di riferimento da cui attingere e molto viene affidato a ciò che l’immaginario popolare ha saputo elaborare nel corso di secoli di racconti orali e leggende. Una varietà di fonti così vasta che si è riversata anche nel cinema con le streghe rappresentate in tanti modi diversi, da donne seduttrici e tentatrici fino a entità contro cui combattere in maniera energica (come nel recente “L’ultimo cacciatore di streghe” con Vin Diesel), passando per teenagers protagoniste di pellicole a metà tra la commedia e il sentimentale, come tanto va di moda al giorno d’oggi anche con i vampiri. Per una linea più classica è invece il regista esordiente Robert Eggers il quale, memore del suo precedente cortometraggio ispirato ad Hansel e Gretel, riporta le adoratrici di Satana in una dimensione spazio- temporale a loro più congeniale. Una scelta rivelatasi felicissima in quanto la sua opera prima, “The Witch”, è un film cupo, inquietante e stupefacente per l’approccio stilistico maturo e una gestione della tensione pressoché perfetta ed efficace. Una premessa è d’obbligo: “The Witch” non è un film per chi cerca il facile spavento o vuole assistere ad un film che non richiede grande impegno nella visione. Eggers, infatti, mette su una pellicola che è esattamente l’opposto di tutto ciò e offre un preciso e dettagliato affresco di un nucleo familiare la cui estrema fede in Dio scalfisce a poco a poco gli affetti e gli equilibri tra genitori e figli e tra gli stessi due coniugi. Una storia, a metà tra l’horror e il drammatico, in costante crescendo che raggiunge il suo apice in una seconda parte delirante e dominata da una paranoia senza fine che conduce ad un gioco al massacro nel quale le forze del Male si servono a loro piacimento dell’eccessiva devozione e fede dei genitori che arrivano a toccare punte di follia e masochismo puro. In tutto ciò il regista piazza anche alcune ottime scene di tensione, accompagnate da qualche sana e mai eccessiva spruzzata di sangue nei momenti più truci e rese ancor più di impatto da una colonna sonora composta da voci indistinte e urla sovraumane, in stile “Suspiria” di Argento per intenderci; da ricordare, in tal senso, la suggestiva e spaventosa sequenza del piccolo Caleb che incontro la strega nel bosco e la possessione che lo stesso piccolo subisce da parte dello spirito maligno. Qualche piccola battuta a vuoto la si registra in una parte centrale dai ritmi un po’ troppo lenti, ma è proprio in questa frazione di film che i caratteri dei personaggi vengono approfonditi al meglio e si creano i presupposti per un finale esaltante e pieno di sangue e morte. Il cast si dimostra anch’esso all’altezza della situazione, in particolare la giovane Anya Taylor-Joy, nei panni di Thomasin, che progressivamente conquista la scena alla pari di Ralph Ineson, che interpreta William, molto bravo a caricare il suo personaggio di un’aurea a metà tra il padre di famiglia rassicurante e un uomo folle e schiavo della suo missione di diffondere e difendere la parola di Cristo. Molto positivi anche gli altri coprotagonisti. “The Witch”, in conclusione, è un’opera raffinatissima, catalogabile per tanti aspetti più nell’ambito del cinema autoriale che in quello di genere vero e proprio dal quale attinge soltanto le ambientazioni e la tematica stregonesca.

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