MC
Marco Castellini
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Carrie è una liceale timida e complessata, afflitta da una madre paranoica e fanatica ed osteggiata da compagni di scuola odiosi e maligni. La ragazza non è però indifesa come sembra, possiede infatti sorprendenti poteri telecinetici con i quali avrà modo di vendicarsi dei soprusi subiti.
Tratto da un romanzo di Stephen King e diretto dal grande Brian De Palma “Carrie” si può tranquillamente definire un classico del genere horror, risultando una tra le pellicole più conosciute ed apprezzate nella storia del cinema del brivido. La trama non è mai banale e offre molti risvolti psicologici ben costruiti, la regia è superba, inventiva e curata nei minimi dettagli (sequenze in multi-screen, effetti ottici, Inquadrature di grandissima forza visiva); perfetto anche il cast, nel quale spiccano le travolgenti interpretazioni d Sissi Spacek (Carrie White) e Piper Laurie (la madre di Carrie) che valsero ad entrambe la candidatura all’Oscar.
Ottima pure l'ambientazione tipicamente collegiale in cui si narrano i rapporti tra gli studenti, in contrasto con il clima psicotico e terrorizzante che vive Carrie in casa,
un ambiente deforme, un antro malefico, dove la madre (una perfetta Laurie) riveste un ruolo dai contorni demoniaci, che trova la giusta fine in un finale apocalittico e degno di un vero horror.
Da “antologia” della suspense alcuni momenti: la scena del ballo o la sequenza del sogno di Sue con la quale si chiude il film, tanto per citarne un paio. Un film assolutamente imperdibile.