Dante's Inferno - An Animated Epic backdrop
Dante's Inferno - An Animated Epic poster

DANTE'S INFERNO - AN ANIMATED EPIC

Dante's Inferno: An Animated Epic

2010 US
febbraio 9, 2010

La storia inizia quando Dante Alighieri, nel gioco un guerriero, sta lottando nel bel mezzo della Terza Crociata. Nonostante la sua forza bruta abbia avuto la meglio in molte occasioni, viene pugnalato alle spalle e cosi’ si trova faccia a faccia col Tristo Mietitore, che lo condanna all’eterna dannazione per i suoi peccati. Dante è convinto che ciò sia impossibile poiché il clero aveva assicurato ai crociati la redenzione qualora si fosse morti combattendo. Grande è la delusione e la rabbia quando la Morte gli fà capire di essere stato non solo ingannato riguardo la gravità dei suoi peccati ma anche sul fatto che il clero non ha alcun potere. Ma l’eroe non si arrende… dal gioco dell’Electronic Arts ecco adesso l’animazione di Dante’s Inferno!

Registi

Yasuomi Umetsu, Shukou Murase, Jong-Sik Nam, Mike Disa, Victor Cook, Lee Seung-Gyu, Sangjin Kim

Cast

Graham McTavish, Vanessa Branch, Peter Jessop, Steve Blum, Mark Hamill, Victoria Tennant, Bart McCarthy, Kevin Michael Richardson, JP Karliak, Tom Tate
Avventura Animazione Horror Azione
HMDB

RECENSIONI (1)

LP

Luca Pivetti

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Dimenticate quello che avete studiato a scuola e quello che vi ha sempre detto Benigni nei suoi interminabili sproloqui su “La Divina Commedia”. Dante era un crociato, tutt’altro che uno stinco di Santo, che a Gerusalemme e dintorni ne ha fatte di cotte e di crude ed è venuto a meno con un patto stretto con la sua beneamata Beatrice. Conclusa la crociata e tornato a casa, brama di riabbracciare la donna della sua vita, ma scopre con dolore che Beatrice è stata uccisa e Satana in persona è venuto a reclamare la sua anima per colpa del patto non rispettato di Dante. Al crociato non resta che redimersi e salvare Beatrice, seguendo Satana dritto all’Inferno ed addentrandosi nei nove gironi di dannati. Sta prendendo sempre più piede l’operazione commerciale che vede i videogiochi del momento supportati da un’uscita di un cartone animato nelle videoteche, tanto per battere il ferro finchè caldo, attirare qualche fanboy e magari raccattare qualche neofita. È successo con “Dead Space” (guardabile e scorrevole, ma nulla più), poi con “Halo Legends” ed adesso è il turno di “Dante’s Inferno-An Animated Epic”, cartone tratto dal videogioco sviluppato dalla Visceral Games. Il gioco in sé è decisamente riuscito, seppur alla sua uscita abbia letteralmente spezzato pubblico e critica: chi lo ritiene un clone dell’immenso “God of War”, chi un Hack’n Slash divertente, violento e dal notevole comparto tecnico. La verità sta nel mezzo: seppur debitore delle gesta video ludiche di Kratos, “Dante’s Inferno” è un buon gioco che prende dall’inizio alla fine e che trova nel suggestivo level-design uno dei suoi massimi punti di forza. Prima di parlare del film tratto dal gioco urge una premessa: lasciate davvero a casa qualunque cosa sappiate della “Divina Commedia” e di Dante Alighieri perché qui la storia è completamente stravolta e le vicende non seguono quanto narrato dal nostro Poeta. Inutile atteggiarsi a novelli professori di letteratura o finti intellettuali: se volevate sapere qualcosa di più sull’Inferno dantesco andavate a rispolverare i vostri vecchi libri o mettete su uno dei 10.000 dvd di Benigni che la declama per ore ed ore. Detto questo, si può partire. Il cartone animato non è altro che l’intero gioco condensato in circa ottanta minuti di durata e ne riprende sia i pregi che i difetti. Dalla parte dei pregi troviamo un ritmo indiavolato, una notevole dose di violenza ed un comparto tecnico sopra le righe, con ottimi disegni e degli scenari infernali estremamente evocativi e realizzati con cura e dovizia di particolari. Il viaggio all’Inferno è ricco di fascino e pathos, ben sorretto da una colonna sonora violenta ed epica allo stesso tempo sulla quale si stagliano o le urla dei dannati, o il clangore delle spade, o le brevi declamazioni di Virgilio che fa da guida al crociato. Il film è pura azione adrenalinica, fatta eccezione per alcuni flashback atti a farci conoscere le gesta tutt’altro che cristiane di Dante in Terrasanta; per la quasi totalità della pellicola (comunque di durata esigua) vediamo il protagonista tirare mazzate a destra e manca, fare a pezzi demoni, saltare su e giù, massacrare i bambini nel limbo, assolvere qualche poveraccio e, last but not least, fare i conti con i propri demoni interiori fino all’immancabile boss finale. Il difetto maggiore, se così lo vogliamo chiamare, è proprio la psicologia del protagonista: ottuso e testardo come un mulo, le parole le lascia a casa e ripete in maniera estenuante per quasi tutta la pellicola “Dov’è Beatrice, cosa le avete fatto!!!” come un ossesso. In certi casi la sua ottusità fa quasi tenerezza, ma gliela si perdona: in fin dei conti è innamorato. Certo, la trama è ridotta all’osso e spesso e volentieri si ha l’idea che non sia altro che un pretesto per spargere un po’ di sangue sullo schermo, ma tant’è, il film tutto sommato funziona, intrattiene e diverte, supportato da una regia dinamica di ben sei registi che si notano immediatamente dai diversi cambi di look di Dante. A volte coi capelli lunghi, altre volte corti, in altre occasioni più massiccio, in altri momenti dal fisico più asciutto e dinamico. Insomma, a cervello spento ci troviamo di fronte ad un cartone animato sbrigativo e superficiale per quanto riguarda la sceneggiatura, ma per il resto indubbiamente realizzato con cura e che in fin dei conti raggiunge senza troppi problemi il suo obiettivo: supportare come si deve l’uscita del videogioco (ma da noi arriva ovviamente con considerevole ritardo) ed incuriosire chi non si sia ancora avvicinato all’opera del team Visceral Games. Se non vi dispiacciono i cartoni animati violenti e scorretti, così come l’horror che si sporca con l’action, provate anche voi a farvi una gitarella nei nove gironi infernali con Dante e Virgilio, potreste sempre decidere di prendere in affitto un posto nei paraggi.

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