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Roberto Giacomelli
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Provenza. Un terribile assassino sta seminando il panico tra i cittadini: le vittime sono preferibilmente giovani donne e le modalità della loro morte è sempre la medesima, tramite dissanguamento, tanto che i giornali hanno già battezzato il killer Contessa Dracula. L’investigatore privato André Duvall sta portando avanti le indagini, finché il suo incontro con l’orfana Charlotte Bernard porterà a un importante svolta nel caso della Contessa Dracula.
Al suo terzo cortometraggio, dopo “Delirium 464” e “Antitesi”, il giovane regista Francesco Mirabelli punta decisamente alto, confezionando un film in costume dall’ampiezza narrativa insolita per un cortometraggio.
Stando all’ambientazione storica – presumibile agli inizi del ‘900, anche se non vi è datazione – e geografica, oltre al nome di Contessa Dracula, è chiaro che il modello di riferimento per “The Horror of Bernard” sia quel filone vampiresco caratteristico dei primi anni ’70, soprattutto delle produzioni della inglese Hammer. I richiami alla celebre
Contessa Sanguinaria Erzbeth Bathory, che per estensione vanno a “Carmilla” di Le Fanu, sono evidenti, anche se – proprio in sintonia con certi sperimentalismi hammeriani di inizio anni ’70 – si evince una pesante contaminazione con la vicenda di Jack lo Squartatore e i suoi emuli. Fatto sta che “The Horror of Bernard” colpisce proprio per questa sua voglia di espandersi a un qualche cosa di più del semplice cortometraggio, ha un’ampiezza di respiro e una qualità complessiva che ci danno l’impressione di trovarci dinnanzi a un’opera più complessa del corto horror medio che viene realizzato da giovani filmaker in Italia.
La storia procede in maniera interessante e sa piazzare anche un bel colpo di scena finale, non proprio imprevedibile ma sicuramente adatto alla vicenda. La sceneggiatura di Giuliana Checa è costruita abbastanza bene sia per l’incastrarsi degli eventi raccontati, sia per la giusta delineazione dei personaggi e quando si hanno pochi minuti a disposizione riuscire in questo obiettivo è già una vittoria. Convince un po’ meno la contestualizzazione della fantomatica Contessa Dracula, manca un background sufficiente a inquadrare questo
personaggio (perché proprio Contessa? Chi l’ha detto che l’assassino è una donna?), che sembra più un omaggio dovuto alla tradizione gotica che un reale elemento utile alla storia e all’indagine.
Convincono gli attori Gabriele Shepard e Alice Tieghi, sufficientemente calati nei loro personaggi, anche se il protagonista appare forse un po’ troppo giovane per reggere credibilmente il ruolo del detective.
Un buon lavoro è stato realizzato con le musiche di Lorenzo Maresca e con la fotografia, che in alcuni punti – anche in sintonia con i precedenti corti di Mirabelli – fa un uso suggestivo dei colori accesi, in perfetta sintonia con il cinema horror anni ’70. Costumi e scenografie a tratti tradiscono l’ambientazione storica.
“The Horror of Bernard” è un lavoro divertente e ben realizzato, ovviamente non perfetto anche per la titanica impresa di fare un horror in costume no-budget, ma l’impegno è evidente e il risultato del tutto soddisfacente.
Visiona l'intero corto THE HORROR OF BERNARD