Snakes on a Plane backdrop
Snakes on a Plane poster

SNAKES ON A PLANE

2006 US
agosto 17, 2006

L'agente federale Nelville Flynn ha l'incarico di scortare a Los Angeles un certo Sean Jones, unico testimone di un omicidio commesso da Eddie Kim, pericoloso boss della malavita. Malgrado vengano prese tutte le misure di sicurezza, durante il volo una moltitudine di serpenti velenosi viene liberata a bordo dell'aereo con l'obiettivo di uccidere il pericoloso testimone...

Registi

David R. Ellis

Cast

Samuel L. Jackson, Julianna Margulies, Nathan Phillips, Kenan Thompson, Rachel Blanchard, Flex Alexander, Keith Dallas, Sunny Mabrey, Lin Shaye, Elsa Pataky
Avventura Horror Azione Thriller Crime
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Sean è un giovane e sportivo in vacanza alle Hawaii che, durante una pausa tra surf e motocross, diventa il testimone involontario dell’omicidio di un esponente della politica statunitense. I sicari si mettono immediatamente sulle tracce del testimone ma l’FBI affida la sua protezione a Nelville Flynn che dovrà scortare Sean da Honolulu a Los Angeles. Ma il volo 121, su cui con massimo riserbo dovranno viaggiare il poliziotto e il testimone, sarà teatro di morte, dal momento che i sicari hanno disseminato l’aereo di oltre 200 razze di serpenti velenosi e iperstimolati. Si avvisano gli spettatori/ viaggiatori del volo 121 della Pacific Air che è necessario scollegare il cervello per circa un ora e quarantacinque minuti prima di avventurarsi nella visione di “Snakes on a plane”. Già dal plot appare evidente che lo spettatore che ha scelto di cimentarsi con questo strambo action/ thriller contaminato con il beast movie deve necessariamente munirsi di tanta propensione all’incredibile – improbabile e al baracconesco per potersi godere appieno il film di David R. Ellis. Se si cerca un prodotto che sia intrattenimento al 100% allora “Snakes on a plane” non mancherà di divertire lo spettatore, grazie ad un uso massiccio di azione – tensione e all’originale improbabilità della trama e di tante trovate già entrate di prepotenza nell’universo del trash cult. All’insegna del cattivo gusto e del politicamente scorretto assisteremo a scene in cui i serpenti azzannano occhi, lingue, capezzoli femminili e membri maschili ( da segnalare la scena in cui una donna disturbata dalle turbolenze si appresta a vomitare nell’apposito sacchetto, ma un serpente le morde la lingua! ) e nessuno viene risparmiato, bambini gonfi di veleno, tizi di colore morsi alle chiappe e un odioso chiwawa gettato in pasto ad un anaconda. Di tutto e di più in questo strambo film, dichiaratamente e fieramente di serie B. Ciò che maggiormente potrebbe destare l’interesse comunque è la genesi di “Snakes on a plane”. Nato da una semplice frase ( snakes on a plane, appunto ) che lo sceneggiatore Josh Friedman aveva usato nel suo blog per descrivere in poche parole un progetto sul quale si intendeva lavorare, si è poi sviluppato un accorato interesse da parte degli appassionati di b-movies verso questo ipotetico film ( e questa ipotetica trama ), tanto che i produttori del film hanno deciso di inserire nella sceneggiatura di “Snakes on a plane” tutti i suggerimenti degli utenti del blog, a partire dallo stesso cafonissimo titolo ( inizialmente il film avrebbe dovuto avere l’anonimo titolo “Pacific Air Flight 121” ) fino alla gran parte delle scene gore e osè. Parte del merito va poi anche allo stesso protagonista della pellicola, il mitico Samuel L. Jackson, che ha creduto nel progetto e l’ha sostenuto fin dall’inizio, poiché “Snakes on a plane” rappresentava il tipo di film che lui da spettatore avrebbe voluto vedere ( sono parole sue! ). La fase di produzione di “Snakes on a plane” è dunque un qualche cosa di davvero innovativo, può essere considerato il primo esempio di film fatto dagli spettatori e probabilmente è stata anche la ragione del suo grande successo in patria, dove è già diventato un piccolo cult. David R. Ellis da la conferma che dietro la macchina da presa non se la cava affatto male ( suoi anche “Final destination 2” e il meno riuscito “Cellular” ), “Snakes on a plane” è un action/ thriller impeccabile, ha ritmo da vendere, ottimi momenti di tensione e degli effetti speciali di buona fattura. Naturalmente la sceneggiatura non è il punto forte, poiché strizzando così l’occhio al b-movie e all’exploitation in generale, si finisce spesso nel cadere nella facile spettacolarità da action ad alta quota e nel trash più becero, però nel complesso la storia ha una sua compattezza e non manca di autoironia ( da notare l’invettiva di Jackson contro i fottuti serpenti che infestano il fottuto aereo ) e poco importa se la credibilità scende sotto zero e i personaggi sono appena abbozzati, poiché il lungometraggio riesce nell’unico obiettivo che si era prefissato: divertire dannatamente lo spettatore.

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