A History of Violence backdrop
A History of Violence poster

A HISTORY OF VIOLENCE

2005 CA
septembre 23, 2005

Père de famille dans une petite ville tranquille, Tom Stall est un jour contraint de tuer deux malfrats qui menaçaient la vie des employés et des clients de son restaurant. Proclamé héros par la presse locale, Tom essaie peu à peu de revenir à une vie normale. Mais un certain Carl Fogarty débarque, convaincu de reconnaître en Tom celui avec qui il a autrefois eu de violents démêlés.

Réalisateurs

David Cronenberg

Distribution

Viggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Ashton Holmes, Peter MacNeill, Stephen McHattie, Greg Bryk, Kyle Schmid, Sumela Kay
Dramma Thriller Crime
HMDB

CRITIQUES (1)

FC

Francesco Chello

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Tom Stall ha una vita perfetta. E‘ un uomo tranquillo, vive in una pacifica cittadina americana, gestisce una tavola calda, è benvoluto e rispettato da tutti, ha una bella moglie e due figli. La vita di Tom viene però sconvolta da un terribile avvenimento: un tentativo di rapina finisce con l’uccisione da parte dell’uomo dei due aggressori. Quella che sembrerebbe la fine di un incubo è in realtà solamente l’inizio: l’evento, infatti, sarà l’origine dell’implacabile ritorno di un misterioso passato che sconvolgerà la vita dell’uomo e della sua famiglia.. “A History of Violence” è un film del 2005 diretto dal Maestro David Cronenberg, tratto da una graphic novel di John Wagner e Vince Locke e adattato per il cinema da Josh Olson. Thriller potente, come già il titolo lascia immaginare, dai toni e dalle immagini forti. Il film cattura fin da subito l’attenzione dello spettatore, grazie al mistero di un passato che ritorna, un passato con cui prima o poi nella vita bisogna sempre fare i conti. Così la tensione che si verrà a creare dall’inizio fino alla fine sarà altissima, soprattutto nella prima parte pervasa dal dubbio e dal desiderio di scoprire la verità. Si mette in discussione la reale consistenza del mito americano: un uomo perfetto, con una moglie perfetta, dei figli perfetti, un lavoro perfetto in una cittadina perfetta..ma cosa si può nascondere dietro tanta perfezione? Ci verrà mostrato come dietro ad una facciata immacolata, vincente, stimata, possano nascondersi terribili ed impensabili segreti sporchi di sangue. Passato e mistero sconvolgeranno, quindi, la vita dei protagonisti, Cronenberg ci porterà anche stavolta in un viaggio all’interno della mutazione del personaggio, mutazione che però stavolta si concentrerà più sull’interno dei personaggi che sull’esterno, più sulla loro personalità che sul loro corpo. Cambiamento dei personaggi esplicato anche da due intense scene di sesso, ad inizio e fine pellicola, decisamente funzionali alla trama e totalmente opposte tra loro che ben rappresentano il percorso emozionale di Tom e Edie all'interno della vicenda. Ma pur, come detto, puntando questa volta maggiormente sul cambiamento interiore Cronenberg non disdegna affatto, e con un titolo così non poteva essere altrimenti, di mostrare, come da tradizione, i segni della violenza sul corpo, anzi. L'intera vicenda è caratterizzata, infatti, da una potente connotazione di violenza, non vengono risparmiati primi piani e particolari di volti sfigurati e scene truculente. Scene di violenza dotate di una forte senso di realtà, crude e vere al punto da non sembrare coreografate. Suoni ed immagini colpiranno vigorosamente lo spettatore. Una storia sorretta da un ottimo cast ad iniziare dal protagonista, Viggo Mortensen, bravissimo nel mostrarci le due personalità del protagonista, la sua crisi, i suoi cambiamenti. Una grande interpretazione capace di far innamorare Cronenberg dell’attore al punto di volerlo anche nel suo lavoro successivo, il bellissimo “La Promessa dell’Assassino”, altra perla di entrambi. Alti livelli d’interpretazione quindi per tutto il resto del cast da Maria Bello, eccellente nei panni dell’ignara consorte la cui vita verrà sconvolta da incredibili rivelazioni, ad Ashton Holmes nei panni del figlio Jack, un ragazzo apparentemente mite ma capace di far esplodere la propria rabbia per troppo tempo repressa. Un sublime Ed Harris ci regala un “bad guy” d’altri tempi, inquietante nella sua apparente tranquillità, l’assetato di vendetta Fogharty. Ultimo, ma non ultimo, un William Hurt volutamente, e perfettamente, sopra le righe nei panni dell’eccentrico boss Ritchie. Cronenberg offre l’ennesima prova del suo grande talento dietro la macchina da presa, un esempio di rara bellezza lo si può ritrovare nel silenzio utilizzato dal regista canadese per mettere in risalto l'importanza della sequenza introduttiva, priva di colonna sonora, e di quella finale mancante di dialoghi ma densa di significati. “A History of Violence” è una storia coinvolgente e spiazzante, lo spettatore sarà catturato da un vortice di emozioni capace di tenerlo incollato davanti allo schermo per tutta la sua durata. Una pellicola eccellente di cui ci sentiamo di consigliare caldamente la visione.

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