Alien Apocalypse backdrop
Alien Apocalypse poster

ALIEN APOCALYPSE

2005 US
mars 26, 2005

Une équipe d'astronautes, menée par le Docteur Ivan Hood, retourne sur Terre après un sommeil cryogénique de 40 ans dans l'espace. Ils découvrent que toute l'humanité est asservie par de monstrueux termites extraterrestres. Les nouveaux arrivants sont capturés et contraints de rejoindre un groupe d'esclaves. Le Docteur Hood tente alors de mobiliser les humains pour créer une armée et lutter contre l'envahisseur...

Réalisateurs

Josh Becker

Distribution

Bruce Campbell, Renee O'Connor, Michael Cory Davis, Peter Jason, Neda Sokolovska, Vladimir Kolev, Remington Franklin, Valentin Giasbeily, Velizar Binev, Dimiter Kuzov
Drame Horreur Comédie Thriller Science-Fiction Téléfilm
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Tre astronauti tornano sulla Terra dopo una missione quarantennale e scoprono che il Pianeta è stato invaso da una razza di termiti giganti venute dallo spazio che hanno ridotto l’umanità in schiavitù. Gli astronauti vengono immediatamente imprigionati, ma uno di loro riesce a fuggire e si reca alla ricerca del Presidente degli Stati Uniti, il quale, si dice, sia in procinto di scatenare una ribellione. Il titolo e la locandina non sono molto allettanti, apprendendo poi la trama di “Alien Apocalypse” si sente puzza di serie Z lontano un miglio. Il cultore del genere, però, non mancherà di notare che sulla locandina appare a caratteri cubitali il nome del mitico Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi, entrato nel cuore di ogni appassionato di cinema horror per aver interpretato Ash, l’eroe della saga “Evil Dead”, portando così l’opera in questione all’attenzione assoluta e alla visione praticamente obbligata. Una volta finito di visionare “Alien Apocalypse”, però, nella mente dello spettatore sbigottito cominciano a sfilare tutta una serie di domande sul perché Bruce Campbell abbia preso parte a tale pellicola. La motivazione più certa della partecipazione di Campbell al film in questione sta da cercare soprattutto nel rapporto di amicizia che lega l’attore a Josh Becker, regista di “Alien Apocalypse”, il quale ha condiviso spesso l’avventura cinematografica al fianco di Campbell (sono stati colleghi fin dai tempi di “Evil Dead” e la collaborazione è proseguita nei due seguiti del film di Raimi e nella serie tv “Hercules” e “Xena”). Campbell è protagonista assoluto del film, e su di lui pesa l’intero progetto: anche se l’attore ha un carisma non indifferente e ce la mette tutta per aggiungere simpatia ad una storia smorta, il risultato purtroppo non si solleva dal prodotto insufficiente. La messa in scena di “Alien Apocalypse” è estremamente povera: le scenografie sono completamente “naturali”, dal momento che il film si svolge tutto su un praticello che pare riciclato dal set del “Signore degli anelli”, e gli effetti speciali sono ridicoli (gli insettoni verde pisello che camminano in postura eretta, brandiscono fucili giocattolo e parlano con voce metallica, sono davvero da antologia del trash!). Gli interpreti, poi, acconciati come se pronti a partecipare ad un sequel del “Pianeta delle scimmie”, sono tutti, a parte Campbell, poco coinvolti e piuttosto scadenti, mentre la regia di Becker, che ha diretto fino ad ora diverse puntate del serial “Xena”, è poco professionale e molto approssimativa. Questa sciocchezza che risponde al nome di “Alien Apocalypse”, però, riesce a creare molta simpatia nello spettatore, risultando talmente sgangherato da indurre al parteggiamento il cultore del genere. Un passo falso per Campbell, che riesce da solo a reggere un intero lungometraggio, una dote questa che si può attribuire solo ai veri attori, status questo che, purtroppo, non è stato mai pienamente attribuito all’ex Ash, da sempre relegato (ingiustamente) nel ghetto dei caratteristi di serie B. Da recuperare solo se si è fan di Campbell, per tutti gli altri è solo un giocattolino fallato da buttare in fondo al ripostiglio. Merita mezza zucca in più.