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Emiliano Ranzani
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Da un laboratorio di ricerca governativo fuggono un cane dallo sbalorditivo quoziente intellettivo e un violento mostro assassino intenzionato ad ucciderlo.
Né sequel né remake del film di Hess. Semplicemente un’altra interpretazione (più fedele nei concetti ma non nei nomi dei personaggi) del romanzo “Mostri” (“Watchers”) di Dean R. Koontz. Più fedele ma non per questo un capolavoro.
Il film, prodotto da Roger Corman, ha qualche momento interessante (come l’inizio) ma poi scade rovinosamente; la dose di violenza si assesta sui livelli del film precedente, anche se pare esisterne una versione integrale più efferata. Il vero problema è la decisione del regista di mostrare la creatura quasi subito e fin troppo bene: se il make-up fosse ben fatto, avrebbe potuto anche funzionare, ma non è così. Buona la musica dei titoli di testa.