FM
Francesco Mirabelli
•Una ragazzina quattordicenne di nome Ceryl scappa di casa, prima da quella dei suoi genitori ed inseguito anche da quella di un’amica, per poi rifugiarsi in uno strano motel della zia Martha. Nell'hotel ci sono movimenti strani, ancora più sinistri i personaggi e cominciano i primi delitti. La camera di Ceryl si trova tra uno sgabuzzino e il bagno e qualcuno la spia da entrambe le stanze attraverso buchi nelle pareti. E' un fotografo che pare legato con la sparizione di un'altra ragazza nello stesso albergo. Le suo foto sono inquietanti: coppiette sorprese nel parco senza vestiti, modelle uccise trafit4te da un punteruolo… Girato nel 1972, la trama è praticamente identica a quella di “Psycho” di Alfred Hitchcock. La protagonista “Ceryl” ruba all’amica il portafoglio con i soldi, furto analogo a quello dell’impiegata fuggiasca nel capolavoro di Hitchcock. Il film non ha niente di originale e cade spesso nel ridicolo, ad esempio una scena del film, si intravede un fotografo che amoreggia con una bambola gonfiabile riempita d’acqua sulla quale mette una foto del viso di Ceryl. L’orgasmo lo raggiunge estraendosi del sangue con una grossa siringa, per iniettarlo poi nella bambola dall’inguine. Un pessimo prodotto cinematografico; il regista Bartel indeciso tra commedia nera o thriller finisce con il dirigere un clamoroso esempio di errore cinematografico. Bambole e sangue mostra uno squallore dell'ambientazione (stanze sporche e arredate male, completini kitsch verde-fucsia, un topo domestico, pornoshop, preti gay, spazzatura e così via) Meriterebbe meno del dovuto, quindi avete capito no? Evitatelo assolutamente.