BloodRayne backdrop
BloodRayne poster

BLOODRAYNE

2005 DE
octubre 22, 2005

Año 1723, en la antigua Rumanía. BloodRayne (Kristanna Loken) es una Dhampir, mujer medio humana medio vampiro, que trabaja como agente para la Sociedad Brimstone, sociedad secreta que persigue y destruye las amenazas sobrenaturales. Adaptación cinematográfica del videojuego del mismo nombre.

Directores

Uwe Boll

Reparto

Kristanna Loken, Ben Kingsley, Michelle Rodriguez, Michael Madsen, Matthew Davis, Will Sanderson, Geraldine Chaplin, Udo Kier, Meat Loaf, Michael Paré
Fantasía Terror
HMDB

RESEÑAS (1)

PF

Pietro Ferraro

skull empty skull empty skull empty skull empty skull
Rayne è una vampira mezzosangue dagli straordinari poteri, sua madre è stata uccisa dal vampiro Kagan e lei imprigionata in un circo ed esposta come fenomeno da baraccone. Guadagnata la libertà, Rayne cercherà vendetta con l'aiuto di un manipolo di valorosi cavalieri, ma intrighi e tradimenti renderanno la sua missione irta di ostacoli e solo il ritrovamento di tre oscure e potentissime reliquie gli permetteranno di avere la meglio nella battaglia finale contro il male assoluto. Si potrebbe scrivere un saggio su l'ascesa di Uwe Boll nell'olimpo dei peggiori registi della storia della cinematografia mondiale, sorvoliamo su petizioni che richiederebbero un suo allontanamento dalla scene o sulla folla di fan inferociti per le sue trasposizioni su schermo di videogames amati e giocati da milioni di videogiocatori, divenuti film che definire brutti sarebbe riduttivo, ma soffermiamoci sull'ultimo suo prodotto, sempre tratto da un videogame, “Bloodrayne”, storia di vampiri dal sapore gotico, un classico racconto popolato da creature mezzosangue, eserciti in conflitto, reliquie dagli oscuri poteri e vendetta. Bloodrayne (Kristanna Loken) è una vampira mezzosangue, nata dalla violenza perpetrata dal potente vampiro Kagan (Ben Kingsley) su una giovane donna. Ora, tenuta in catene, vive in un circo itinerante e viene mostrata come freak ai numerosi avventori. Liberatasi, trova nella caccia ai suoi simili uno scopo di vita e mentre è alla ricerca di tre reliquie che l'aiuterebbero ad uccidere il vampiro responsabile della morte della madre, viene a sua volta cercata da un terzetto di cavalieri esperti ammazzavampiri il cui capo Vladimir (Michael Madsen) guida un gruppo che combatte l'esercito del potentissimo vampiro Kagan intenzionato a conquistare ed a soggiogare l'intero regno. Bloodrayne durante il suo viaggio scopre di essere una "Damphir", una creatura che sarebbe capace di uccidere il più potente dei vampiri, e una zingara (Geraldine Chaplin), mettendo in guardia la giovane sui rischi della missione che sta per affrontare, gli svelerà il suo destino. Diciamo che questa volta Boll aveva una trama intrigante, un ottimo budget, ed un cast di tutto rispetto, e come al solito sforna l'ennesimo filmetto. Una nota positiva si intravede nella cura per costumi e scenografia, in questo caso essenziali per calarci in questo mondo dal sapore medioevale; stupende le locations situate in Romania, quale sfondo migliore per una storia di vampiri? Ma ora le note dolenti. Per tutto il film si ha la sensazione di vedere una puntata di “Xena: La principessa guerriera”, serie tv di tutto rispetto prodotta da Sam Raimi; la sceneggiatura è soporifera e, anche cercando di salvare qualcosa, fa rabbia vedere il premio Oscar Ben Kingsley nei panni di un vampiro dall'aria tutt'altro che inquietante. Michael Madsen sfoggia il suo famoso sguardo obliquo, ma quando si trova a dover affrontare scene d'azione e duelli è impacciato. Michelle Rodriguez e Michael Pare', non nuovi a ruoli action, si difendono bene anche se il copione non li aiuta di certo. La Loken, vampira estremamente sexy, ha quell'aria alla Milla Jovovich che non guasta e una fisicità che la tiene sempre in parte, con le sue lame ricorda l'Elektra di Jennifer Garner, meno convincente ma pur sempre credibile. Stendiamo un velo pietoso sul cameo di Billy Zane negli ennesimi ambigui panni di Elrich, padre di Katarin, viscido e ambizioso vampiro, attore dalla maschera di eterno antipatico ormai alla fine di una carriera tutt'altro che esaltante, come hanno dimostrato le sue ultime fatiche low-budget. Se dobbiamo confrontare questo “Bloodrayne” con i precedenti lavori di Boll, quest'ultimo ne esce vincitore, perchè non contiene i classici "inserti" estremamente kitsch tipici del regista, perchè i personaggi hanno una connotazione e uno scopo, e la sceneggiatura è abbastanza coerente, ma la regia "televisiva" e la mancanza di scene memorabili ne fanno l'ennesimo film da vedere se proprio non abbiamo altro da fare. Perchè Boll continui a sfornare film a ripetizione nonostante la mancanza di talento e la palese ostilità del pubblico è abbastanza semplice: tiene bassi i costi e in dvd funziona. Oggi si girano film con il chiaro intento di catturare il pubblico meno esigente delle videoteche, e per meno esigente non intendo incapace di distinguere le bufale dai capolavori, ma un pubblico abituato a noleggiare o visionare comunque un film come quelli di Boll perchè in fondo dargli un'occhiatina non costa molto, e se dietro poi c'è un qualche franchise, un attore di richiamo, un titolo evocativo e una copertina intrigante, la scelta è molto più facile. In conclusione vista la moria di film sui vampiri questo potrebbe essere un antipasto alquanto insipido in attesa di titoli di maggior spessore, se poi avete la curiosità di vedere l'Ed Wood del nuovo millennio un pò più formale e contenuto del solito questa è l'occasione buona. Un' ultima curiosità: a dimostrazione della prolificità di questo regista in costante movimento, sono in arrivo “Bloodrayne 2” e “Bloodrayne 3”, entrambi per il mercato dell’home video, mentre al cinema sta per arrivare “Postal”, ennesima trasposizione da videogame in cui il nostro Boll non solo sarà sceneggiatore, produttore e regista ma anche... attore!