Pumpkinhead: Ashes to Ashes backdrop
Pumpkinhead: Ashes to Ashes poster

PUMPKINHEAD: ASHES TO ASHES

2006 RO
October 28, 2006

He threw their loved ones into a swamp. Now they want revenge... But when a demon does their dirty work, it comes at a price.

Directors

Jake West

Cast

Doug Bradley, Lance Henriksen, Douglas Roberts, Tess Panzer, Lisa McAllister, Lynne Verrall, Philip Bowen, Emanuel Pârvu, Ioana Ginghină, Radu Iacoban
Fantasy Horror
HMDB

REVIEWS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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In un tranquillo paesino di provincia americano, Doc Fraser, il dottore del paese, aiutato da una famiglia di contadini, trafuga cadaveri dall’obitorio per estrarre organi e rivenderli sul mercato nero. Quando viene ritrovata la fossa comune nei pressi di una palude, i cittadini infuriati chiedono vendetta contro coloro che hanno osato dissacrare i resti dei loro cari defunti, ma i colpevoli rimangono alle autorità sconosciuti. In questa situazione, la giovane Molly Sue Ellen, che ha riconosciuto tra i cadaveri martoriati anche quello della sua bambina defunta pochi mesi prima, insieme ad altri tre paesani, si reca da una vecchia fattucchiera che vive nel bosco, per trovare nella magia i nomi di coloro che sono stati responsabili di tanto orrore. La vecchia, allora, tramite un rituale, riporta in vita Pumpkinhead, un demone della vendetta che cercherà ed eliminerà coloro che hanno commesso un torto ai suoi evocatori. Dopo dodici anni esatti dall’ultimo film (“Pupkinhead 2: Blood Wings” è del 1994), torna a sorpresa il demone della vendetta che vive nei campi di zucche, ovvero Pumpkinhead. Quella di Pumpkinhead è una saga quasi sconosciuta in Italia, ma che gode di un buon seguito di fans negli States, tanto che il demone protagonista è già stato consacrato a boogeyman del cinema horror e vanta una discreta quantità di prodotti a lui dedicati (magliette, action figures, fumetti etc.). “Pumpkinhead 3 – Ceneri alle ceneri” si ricollega direttamente al primo capitolo diretto nel 1989 da Sran Winston e lo fa riprendendo alcuni personaggi che lì furono protagonisti e aggiornando la vicenda ai giorni nostri, mantenendo ovviamente centrale il tema della vendetta. In questo terzo capitolo vediamo agire un viscido profanatore di cadaveri, interpretato da un redivivo Doug Bradley (il Pinhead della saga “Hellraiser”), e la sua sgradevole banda, della quale fa parte anche Bunt Wallance (Douglas Roberts), uno dei personaggi già comparsi nel primo film e che conosce già bene Pupkinhead e le sue modalità d’azione. Il film abbonda in scene cruente e disgustose, con una gran parata di cadaveri decomposti e qualche scena sanguinolenta che in questo tipo di film non guasta mai; gli effetti speciali artigianali e di make-up sono di buona fattura, molto meno i – fortunatamente – rari effetti in computer graphic che risultano del tutto finti. Il mostro, seppure poco originale nella resa estetica, è piuttosto efficace e la sua resa old style non può che far tenerezza all’horrorofilo incallito, così come una genuina aria da vecchio b-movie si può respirare durante tutta la pellicola, nei pregi e nei suoi difetti. Di difetti, comunque, “Pumpkinhead 3” ne è colmo, a partire da una sceneggiatura spesso approssimativa e piena di buchi e ingenuità, per non parlare dei personaggi bidimensionali che fungono da semplice contorno per giustificare le azioni del demone della vendetta; lo stesso Pumpkinhead, poi, non sembra molto coerente con la sua natura: il suo compito è eliminare coloro che hanno compiuto il torto a chi lo ha invocato, eppure, di tanto in tanto, il mostro uccide anche altre persone…così, senza nessuna logica. Tutti questi difetti, comunque, non fanno altro che esaltare il carattere exploitativo da b-movie di cui volutamente “Pumpkinhead 3” si fa portatore. La sobria regia è di Jake West, già regista dello splatter a basso budget “Evil Aliens”. Nel cast compare anche Lance Henriksen, già protagonista del primo film. Nulla di trascendentale, ma si lascia guardare con divertimento. Segue un quarto episodio nel 2007 con “Pumpkinhead:Blood Feud”. Merita mezzo voto in più.