Cube backdrop
Cube poster

CUBE

1998 CA
July 11, 1998

A group of strangers find themselves trapped in a maze-like prison. It soon becomes clear that each of them possesses the peculiar skills necessary to escape, if they don't wind up dead first.

Directors

Vincenzo Natali

Cast

Nicole de Boer, Nicky Guadagni, Maurice Dean Wint, David Hewlett, Andrew Miller, Wayne Robson, Julian Richings
Thriller Science Fiction Mystery
HMDB

REVIEWS (1)

MC

Marco Castellini

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Un gruppo eterogeneo di persone di diversa estrazione sociale - un poliziotto, una dottoressa, un impiegato, una studentessa di matematica, un esperto in evasioni, ed un ragazzo autistico (e, per la verità, un settimo personaggio, in una specie di breve prologo al film) - senza conoscersi tra loro, si trovano inspiegabilmente imprigionati in una gigantesca struttura a forma di cubo composta da migliaia di celle cubiche, tutte delle stesse dimensioni, comunicanti tra loro, ognuna delle quali può nascondere trappole mortali. C’è un modo per uscire dalla terribile fortezza-trappola ma non è facile scoprirlo ed ancora più problematico è arrivare vivi all’uscita... “Cube – Il Cubo” segna il sorprendente esordio alla regia del giovane talento canadese Vincenzo Natali. Uno strano film in cui il regista ha optato per la decisione di lasciare al pubblico ampia possibilità di “leggere” a proprio piacimento i presupposti e la morale della storia: non è spiegato il perché i protagonisti della vicenda si ritrovino intrappolati nello strano carcere, né lo scopo o il motivo della loro prigionia forzata, né tantomeno chi sia a “tirare le redini” della situazione. L’unico chiaro intento è la dimostrazione di come ogni singolo uomo, scaraventato in una situazione anomala, alle prese con persone a lui sconosciute, si chiuda a riccio in sè stesso. Il brutale istinto alla sopravvivenza prende il sopravvento su regole e situazioni comportamentali annullate e rese ormai vane dal parallelepipedo. Tutti gli istinti più basici vengono elevati all'ennesima potenza, al cubo. Chi ama un’impostazione classica con “bravi” contro “cattivi”, spiegazioni più o meno razionali, happy-end rimarrà deluso dal film che è invece in grado di attrarre ed incuriosire il pubblico più esigente e “smaliziato”. Un interessante esempio di pellicola “indipendente”, forse a tratti bizzarra ma sicuramente originalissima ed apprezzabile.

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