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La Tranchée poster

LA TRANCHÉE

Deathwatch

2002 DE
octobre 6, 2002

Pendant la Première Guerre mondiale, en 1917, de jeunes soldats britanniques, égarés en territoire ennemi, se réfugient dans une tranchée et se font décimer par une force étrange.

Réalisateurs

MJ Bassett

Distribution

Jamie Bell, Rúaidhrí Conroy, Mike Downey, Laurence Fox, Roman Horák, Dean Lennox Kelly, Torben Liebrecht, Kris Marshall, Hans Matheson, Hugh O'Conor
Drame Horreur Thriller Guerre
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

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1917, Inghilterra. Un plotone di soldati inglesi sono impegnati a difendere il territorio dagli invasori. Dopo essersi persi nella nebbia in seguito ad una ritirata conseguente ad un feroce scontro a fuoco, il team di militari si ritrova sopra una trincea tedesca. Dopo aver ucciso alcuni soldati trovati nei paraggi e fatto prigioniero l’ultimo, il plotone inglese decide di accamparsi proprio in quella trincea e difenderla. Ma una presenza maligna si annida tra il fango e i cadaveri in putrefazione, spingendo i soldati a mettersi l’uno contro l’altro. Recuperato per il solo home video dalla sempre eccellente No Shame, “Deathwatch” è un horror bellico inglese del 2002 che si serve di un’ idea affascinante per dar vita ad un film quasi per nulla riuscito. Quello dell’horror bellico è un vero sottofilone che in questi ultimi anni cresce a ritmo esponenziale, dando vita a film a volte anche di grande qualità (Dog Soldiers). Questo “Deathwatch” si avvicina maggiormente a quel genere di pellicole che fa dell’orrore solo un pretesto per costruire un thriller drammatico in cui i veri protagonisti non sono gli spaventi ma le psicologie dei personaggi, soldati fragili nell’animo, demotivati, alla mercé degli orrori della guerra. Già “The Bunker” e “Below” si erano gettati in questi territori, ottenendo discreti risultati, ora, con questo “Deathwatch” si fa un passo indietro qualitativo per trovarci di fronte ad un prodotto che ha davvero niente o poco da raccontare allo spettatore (a tratti si ha l’impressione di riguardare “The Bunker”!) e in più si avvale di un ritmo a tratti troppo lento e incapace di tenere desta l’attenzione. Il male che si annida nella trincea è del tutto astratto: una sorta di spirito maligno che non si sa chi sia, cosa sia, cosa voglia e perché si comporti in un determinato modo. Non ha una tecnica ben precisa con cui agire, a volte dei personaggi sembrano posseduti, poi gli oggetti prendono vita…altre volte sono i cadaveri a prendere vita! Insomma, non si è stati capaci di rendere minimamente interessante l’aspetto antagonistico della vicenda. Grande pecca di “Deathwatch” è poi la sceneggiatura, troppo indecisa su che strada prendere (thriller o dramma bellico ?) e incapace di gestire con efficace sinergia i temi trattati; inoltre si riscontrano diversi buchi che culminano con un fastidioso e pasticciato finale in bilico tra il pistolotto moralistico e il puro, irritante, non sense. Certamente non bisogna considerare “Deathwatch” un completo disastro, dal momento che alcuni punti decisamente a suo favore se li guadagna comunque. Alla buona regia di Michael J. Bassett, si unisce una fotografia realistica e curata, nonché un cast di tutto rispetto che annovera tra i volti noti il jacksoniano Andy Serkis (il Gollum di “Il signore degli anelli”) e Jamie Bell (“Billy Elliot”), intrappolato ormai nei panni del sedicenne malgrado l’avanzare dell’età. Di sicuro impatto visivo, nonché azzeccata come idea, è la scelta di rendere protagonista di alcune sequenze il filo spinato che addobba la trincea; metallo appuntito reso vivo e capace di infliggere dolorosi danni, come succede in una riuscita scena dal sapore quasi barkeriano. In generale con “Deathwatch” si ha comunque a che fare con un film si guardabile, ma francamente inutile. Deludente.

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