Fear of Clowns backdrop
Fear of Clowns poster

FEAR OF CLOWNS

2004 US
octobre 28, 2004

Réalisateurs

Kevin Kangas

Distribution

Darla Albornoz, Mark Lassise, Jacky Reres, John Patrick Barry, Steve Carson, Jed Duvall, Judith Furlow, Rich Henn, Frank Lama, Steven Gleich
Horreur Thriller
HMDB

CRITIQUES (1)

RG

Roberto Giacomelli

Lynn ha un maniacale interesse per i clowns che deriva da un’esperienza infantile in cui fu protagonista un clown del luna park. Oggi Lynn è un’artista specializzata nel ritrarre proprio clowns, ma allo stesso tempo è anche una donna in procinto di divorziare dal marito e con mille difficoltà economiche che non le permettono di avere in affidamento il figlio. Un giorno fa la comparsa nella vita della donna un tizio travestito da clown che comincia a perseguitarla e ad uccidere tutte le persone che la circondano. Probabilmente “It” ha fatto più danni alla psiche di alcuni telespettatori di qualunque altro prodotto televisivo. Il bel film di Wallance, tratto dal monumentale romanzo di Stephen King, ha stravolto una generazione, ha reso la coulrofobia comune tra molte persone che sono stati bambini nei primi anni ’90. Il Pennywise magnificamente reso agghiacciante dall’interpretazione di Tim Curry è diventato un’icona dell’horror e il suo ghigno oscenamente dentato ha alimentato gli incubi di molti bambini. “It” ha promosso il clown da felliniana icona tragica a tremendo ba-bau, distorcendo nuovamente il senso di un simbolo dell’allegria e del divertimento. Ma dopo il divertimento, la tristezza e la paura, il clown potrebbe farsi veicolo di un nuovo sentimento: la noia! Dopo la visione di “Fear of Clowns” ci si sente stanchi, snervati, oppressi dalla noia e in uno stato di sdegno catatonico che induce solo un generico senso di sconforto e rassegnazione. Sconforto dato dalla consapevolezza di aver buttato via soldi e tempo per guardare un film profondamente brutto, e rassegnazione all’idea che ormai cani e porci hanno la possibilità di veder distribuito in tutto il mondo il proprio lungometraggio. Spesso non ci si capacita come si possa avere il coraggio di distribuire tali aberrazioni in celluloide; aldilà del basso costo d’acquisto per le case di distribuzione, che successo si può prospettare per titoli come “Vampires vs Zombies”, “Sete di sangue”, “Dr. Chopper” o “Fear of Clowns”? Quale spettatore potrebbe mai apprezzarne le inesistenti qualità di queste pellicole? Credo che la risposta sia “nessuno” ad entrambe le domande. “Fear of Clowns” è diretto in modo meno che dilettantesco da Kevin Kangas, autore anche della sceneggiatura e produttore, in un apoteosi di noiosissimi campo e controcampo che neanche nelle peggiori soap opera argentine si vedono più. La sceneggiatura parte dalla fobia per i clown, tematica che avrebbe potuto dare sviluppo ad una storia interessante, per poi proseguire come un thriller dai connotati slasher di grande noia, capace di contenere in se tutti i difetti che un film horror dovrebbe evitare. Il boogeyman di turno è un ridicolo omone dal fisico da wrestler e a torso nudo, con la faccia (mal) truccata da pagliaccio che se ne va in giro con un’ascia a fare a pezzi (rigorosamente fuori campo) chiunque gli capiti a tiro. Gli attori sono di una pochezza disarmante, forse improvvisati tra gli amici e i conoscenti del regista, e l’eccessiva durata di quasi 2 ore rende la visione di “Fear of Clowns” una tortura insostenibile. E’ ancora un mistero il motivo che abbia spinto lo stesso Kangas a dirigere e produrre addirittura un sequel. Spazzatura allo stato puro. Statene alla larga!