Friend Request backdrop
Friend Request poster

FRIEND REQUEST

Unfriend

2016 DE
enero 7, 2016

Cuando una estudiante universitaria elimina como amiga a una misteriosa chica en un chat, la joven comenzará a verse amenazada por una presencia demoníaca que quiere dejarla sola por el método más salvaje: matando a sus amigos.

Directores

Simon Verhoeven

Reparto

Alycia Debnam-Carey, Connor Paolo, William Moseley, Brit Morgan, Brooke Markham, Sean Marquette, Liesl Ahlers, Nicholas Pauling, Shashawnee Hall, Susan Danford
Horror Thriller
HMDB

RESEÑAS (1)

VD

Vincenzo de Divitiis

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Laura è una delle ragazze più popolari del college e la sua notorietà si rispecchia anche su Facebook dove posta decine di foto e stati al giorno e può vantare centinaia di amicizie; pochi banchi più su, in un angolo sperduto e defilato dell’aula, c’è Marina, una compagna di corso totalmente agli antipodi con 0 amici su Facebook e un carattere molto introverso dovuto a traumi infantili e ad un aspetto piuttosto inquietante. I destini delle due si incrociano quando Marina chiede l’amicizia a Laura con quest’ultima che rimane colpita dai macabri video di animazione presenti sulla bacheca della misteriosa ragazza. Amicizia che però nella realtà si trasforma in un vero e proprio incubo per la protagonista, letteralmente tormentata dalla sua nuova conoscente la quale vive il rapporto in modo morboso ed ossessivo. Una situazione che induce Laura a cancellare Marina dalla sua lista di amici, provocando il suicidio di quest’ultima e scatenando una serie di reazioni a catena dalle tragiche conseguenze per sé stessa e i suoi amici. A partire dagli Settanta il cinema horror ha deciso di abbandonare la propria classica veste, fatta esclusivamente di vampiri, streghe e castelli cadenti, per effettuare una svolta stilistica e concettuale volta a criticare la società contemporanea con tutti i suoi usi e costumi. Se in passato nel mirino di registi famosi, e non, c’erano l’uso delle droghe, la politica e la televisione, ora l’obiettivo non poteva che spostarsi sul fenomeno che più di ogni altro ha stravolto le nostre abitudini: i social network. Una tendenza che da una quindicina d’anni a questa parte ha dato vita ad un mini filone, che potremmo quasi definire “Horror 2.0” o “Cyber Horror”, i cui maggior titoli sono “The Call”, “Pulse”, “Kairo” e il recente “Unfriended”. A questi va ora aggiunto questo “Friend Request- La morte ha il tuo profilo” del regista tedesco Simon Verhoeven, un horror ottimo nelle intenzioni, tutt’altro che banale nell’affrontare l’argomento della dipendenza da Facebook, ma poco incisivo quando si tratta di fare paura e maneggiare gli stilemi del genere. Verhoeven, che non ha nulla a che vedere con il ben più famoso Paul, dimostra apprezzabili capacità nel creare un plot omogeneo, scorrevole e senza grossi intoppi e soprattutto personaggi principali che, per quanto possibile in questa tipologia di film, mostrano caratteri ben definiti e mutevoli nel corso della storia. Appare evidente, infatti, che intorno ai personaggi di Marina e Laura il regista tedesco costruisca gran parte del suo discorso su come Facebook abbia cambiato la nostra concezione di amicizia e come una semplice richiesta o il numero di amici siano divenuti il termometro per misurare popolarità e autostima. Non è casuale, in tal senso, che l’escalation di omicidi e conseguente pubblicazione dei video sulla bacheca di Laura siano scanditi da didascalie che indicano come la ragazza perde amicizie fino ad arrivare a zero che coincide con la morte anche nella realtà. Un impianto narrativo che a conti fatti spaventa tantissimo lo spettatore in quanto il tutto è così vicino e aderente alla realtà che chiunque può sentirsi potenzialmente nei panni della protagonista. Insomma, le premesse per un horror spaventoso e memorabile ci sarebbero tutte, eppure “Friend Request” cade proprio sul più bello e la succitata attenzione sull’aspetto sociologico dei social finisce con il far dimenticare a Verhoeven il vero obiettivo del suo film. La costruzione della tensione, infatti, è alquanto fiacca, la fotografia non concorre a creare atmosfere inquietanti e avvolgente, anzi sembra quasi creare ambienti rassicuranti, il sangue scorre a dosi ridottissime e l’unico elemento a funzionare è la tematica della stregoneria, qui affrontata a dovere grazie alle animazioni presenti sul profilo di Marina e proiettate anche su vecchi e suggestivi specchi neri. Molto positive le prove delle due protagoniste Alycia Debnam-Carey e Liesl Ahlers: la prima interpreta la bella e popolare Laura, una ragazza disponibile, solare e socievole; la seconda, al contrario, veste i panni di una giovane tenebrosa il cui look , che per certi versi ricorda quello del villain di “Kristy”, si erge a protagonista di quella che è da considerarsi a tutti gli effetti l’unica grande scena inquietante del film. Il resto del cast, invece, si allinea sui binari di performance convenzionali e impalpabili, da semplici pedine di uno scacchiere ormai noto al pubblico. “Friend Request – La morte ha il tuo profilo”, in conclusione, è un film tanto intelligente e ben scritto quanto rivedibile sul fronte dell’intrattenimento. Comunque da premiare l’intenzione del regista.

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