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NOCHE DE MIEDO (FRIGHT NIGHT)

Fright Night

2011 IN
agosto 18, 2011

Durante su último año en el instituto, Charlie Brewster (Anton Yelchin) parece que por fin ha alcanzado todos sus objetivos: es uno de los estudiantes más valorados y sale con la chica más deseada del centro. Su popularidad es tal que ha comenzado a dejar de lado a su mejor amigo. Sin embargo, cuando Jerry (Colin Farrell) se convierte en su vecino, aunque, al principio, le parece un tipo genial, con el paso del tiempo empieza a percibir en él algo extraño. Desgraciadamente nadie, ni siquiera la madre de Charlie (Toni Collette), se da cuenta de nada. Después de observar que en la casa de Jerry pasan cosas extrañas, Charlie llega a la conclusión de que su vecino es un vampiro que se sirve del vecindario para cazar a sus presas. Ante la incredulidad de los demás, el protagonista deberá ingeniárselas para deshacerse del monstruo por sí solo en esta moderna versión del clásico de la comedia y el terror dirigida por Craig Gillespie.

Directores

Craig Gillespie

Reparto

Anton Yelchin, Colin Farrell, Toni Collette, David Tennant, Imogen Poots, Christopher Mintz-Plasse, Dave Franco, Reid Ewing, Will Denton, Sandra Vergara
Terror Comedia
HMDB

RESEÑAS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Jerry è il nuovo vicino di casa del giovane Charlie Brewster, un uomo gentile e affascinante che cattura subito l’attenzione della madre del ragazzo. Ma Ed, ex migliore amico di Charlie, mette subito in allerta il ragazzo: Jerry è un vampiro centenario ed è anche la causa della scomparsa di alcuni loro compagni di scuola. Inizialmente Charlie non presta attenzione alle deliranti teorie di Ed, ma quando quest’ultimo scompare, Charlie comincia a sospettare che Jerry c’entri qualche cosa. Ed aveva ragione e ora spetta a Charlie fermare il sanguinario vampiro che abita vicino casa sua prima che faccia del male alla sua fidanzata Amy. Per combatte il mostro, il ragazzo decide di chiedere aiuto a Peter Vincent, show man che conduce un popolare programma tv sull’occultismo. In pochi non conoscono “Ammazzavampiri” (“Fright Night” in originale), cult indiscusso della cinematografia horror americana anni ’80, piccolo capolavoro di ironia e tensione che ha lanciato la carriera del regista Tom Holland. Come per molti altri cult di quel periodo, sembrava inevitabile una messa a nuovo per le generazioni più giovani e così anche “Ammazzavampiri” ha avuto il suo remake che stavolta in Italia è stato ribattezzato “Fright Night – Il vampiro della porta accanto”. Questa nuova versione di quel classico è firmata da Craig Gillespie, autore di un piccolo ma delizioso film sulla solitudine come “Lars e una ragazza tutta sua”… diciamo che le premesse non erano proprio entusiasmanti: rifare un film quasi “intoccabile”, un regista bravo ma decisamente lontano dal mondo dell’horror e una produzione Disney/Dreamworks che in USA ha il rated PG-13. Eppure il risultato non è affatto disprezzabile, un remake vero e proprio che rimane comunque rispettoso del materiale d’origine, mostrando di aver compreso la formula che risiedeva dietro il prototipo. Cominciamo con i personaggi e gli attori chiamati a interpretarli. Charlie Brewster è un ragazzo come ce ne sono molti, porta sulle spalle il peso della famiglia, vivendo da solo con sua madre e si frequenta con una bella ragazza di cui quasi non comprende il perché si sia innamorata di lui. A dare volto a Charlie c’è Anton Yelchin, il Chekov dell’ultimo “Star Trek” e giovane Kyle Reese in “Terminator: Salvation”, attore versatile e sicuramente adatto a dare corpo al ragazzo qualunque improvvisamente alle prese col soprannaturale. Nemesi di Charlie è Jerry, un prestante quarantenne dai modi gentili che ben presto si rivela un sanguinario vampiro. Nel film originale il vampiro era interpretato da Chris Sarandon (che qui compare in un cammeo nei panni di uno sventurato automobilista), decisamente differente nell’aspetto e nei modi dal nuovo vampiro, interprato da Colin Farrell. Farrell, muscolo guizzante e sguardo languido, funziona contro ogni aspettativa, risultando un vampiro convincente e minaccioso quando serve. Poi c’è Peter Vincent, squinternato ammazzavampiri da show televisivo che si rivela un codardo cialtrone dedito a donne e alcool. Il personaggio di Peter Vincent è probabilmente quello che ha subito una metamorfosi più corposa negli anni: nel film di Holland era interpretato da Roddy McDowall e incarnava il prototipo del personaggio da Hammer Films (e infatti il suo nome era un omaggio a due icone come Peter Cushing e Vincent Price), per di più impegnato nella conduzione di una serie di vecchi film horror per la tv via cavo. Nel nuovo “Fright Night”, Peter Vincent ringiovanisce e diventa uno show man impegnato in numeri di illusionismo, una sorta di David Copperfield in chiave dark. A dargli volto c’è David Tennat, l’ultimo “Doctor Who” televisivo, che incarna alla perfezione il ciarlatano biscazziere e donnaiolo e rappresenta il personaggio comico del film. Un terzetto di protagonisti funzionale e ben scelto, dunque, a cui si aggiungono la bella Imogen Poots (“28 settimane dopo”; “Black Death”), che interpreta Amy, la ragazza di Charlie, Christopher Mintz-Plasse (“Suxbad”; “Kick-Ass”), che è l’odioso Ed e Toni Collette (“Il sesto senso”; “Little Miss Sunshine”) che è la madre di Charlie, personaggio a cui è stato dato più spazio in confronto al precedente film. Craig Gillespie si dimostra all’altezza del compito affidatogli e in un paio di occasioni piazza anche delle belle intuizioni visive come l’anomalo e ampio piano sequenza nella lunga scena in macchina dopo lo svelamento vampirico di Jerry. Forse questo nuovo “Fright Night” punta volontariamente troppo poco sulla paura per concedersi a un’atmosfera da teen comedy, ma fortunatamente (e in barba al PG-13, che però in Italia è un V.M. 14) non lesina neanche in sangue, anche se parliamo comunque di una violenza edulcorata e rigorosamente in CGI. Ecco, il difetto maggiore di “Fright Night – Il vampiro della porta accanto” è un eccessivo uso della computer grafica, anche in occasioni in cui sfx e make-up tradizionale avrebbero potuto fare un lavoro migliore. Difetto comune a tante produzioni odierne, in cui si preferisce, ad esempio, il morphing facciale per mostrare il vero volto del vampiro ai più classici (e più affascinanti, a parere di chi scrive) trucchi a base di protesi e sangue a base di colorante alimentare. E in questo, “Ammazzavampiri” di Holland abbondava. Ok, non si può avere tutto e comunque ci si può ritenere soddisfatti della nuova versione di “Fright Night”, che si mostra prodotto fresco e divertente, ricco di ritmo e con un casting azzeccato. “Fright Night – Il vampiro della porta accanto” è stato presentato al cinema anche in versione 3D.

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