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HELLBOUND: HELLRAISER II

1988 GB
diciembre 23, 1988

Kirsty Cotton acaba recluida en un sanatorio donde intenta olvidar la pesadilla vivida con la muerte de sus padres. Sin embargo, allí coincide con el siniestro Doctor Channard, quien encuentra en la joven la pieza que necesita para llegar al éxito en sus intentos de encontrar la puerta a una dimensión oculta.

Directores

Tony Randel

Reparto

Ashley Laurence, Clare Higgins, Kenneth Cranham, Imogen Boorman, William Hope, Sean Chapman, Doug Bradley, Barbie Wilde, Simon Bamford, Nicholas Vince
Fantasy Horror Thriller
HMDB

RESEÑAS (1)

MF

Massimo Filograna

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Il film inizia esattamente dove termina il primo, con la sola differenza che il marchingegno cubico anziché essere rubato dal demonio stesso, resta nelle mani della traumatizzata protagonista, che viene quindi ricoverata in un ospedale psichiatrico. Il primario, finge di non crederle ma in realtà è a conoscenza dell’esistenza dei cenobiti, essendo da anni collezionista di tutte le prove materiali che possano condurre ad essi. La sua stessa clinica è copertura di un lager-laboratorio dove viviseziona i pazienti privi di parentele nella speranza di scoprire il segreto della chiave cubica. Grazie alle informazioni dalla protagonista, dapprima resuscita la crudele matrigna di Chris e poi sfruttando l’abilità di una piccola paziente esperta di rompicapi si fa condurre da essa nella dimensione dei cenobiti. Raggiunto il centro della dimensione infernale lo psichiatra scopre che l’intera dimensione è proiezione psichica di Satana che ha lo scopo di catturare anime dannate usando come esecutori materiali i cenobiti. Lo stesso dottore scopre a sue spese di possedere la più diabolica anima mai entrata all’inferno, e viene tramutato in un super cenobita legato da un mostruoso cordone ombelicale intracranico al centro spirituale dell’inferno stesso. A questo punto crollano le barriere fra la dimensione infernale e quella materiale, trasformando quindi l’intero ospedale psichiatrico in un inferno dove tutti i pazienti vengono orrendamente mutilati dal nuovo mostro… Il film inserendo elementi nuovi e donando a Pinhead una personalità chiarisce alcuni aspetti lasciati in sospeso nel primo. Gli effetti speciali in slow motion sono abbastanza convincenti (non dimentichiamo che siamo negli anni 80) ed alcune trovate sono davvero geniali, come le dita del professore trasformato in cenobite, dapprima si trasformano in un fiore corteggiando la bella Chris e poi ogni petalo in un rasoio differente e grottesco. Altro punto a favore è l’atmosfera distorta e surreale con cui viene rappresentato l’inferno, il cui parallelo nel mondo fisico si trasmuta nell’orrenda prigione sotterranea destinata agli orrori psichiatrici in essa racchiusi. Il film presenta anche alcuni punti deboli: in alcune scene sembra montato in modo approssimativo ma in realtà l’immensa quantità di avvenimenti e la frenesia con cui si succedono avrebbero dovuto essere svolti in un film di almeno tre ore. In quel caso sarebbe stato un capolavoro. Una pellicola assolutamente da rivalutare.

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