The Touch of Satan backdrop
The Touch of Satan poster

THE TOUCH OF SATAN

1971 US
August 23, 1971

A murderous and decrepit old woman resides on a California walnut farm with her family. On a whim, a traveler named Jodie makes a brief side trip to the farm, where he meets and falls in love with Melissa, the proverbial farmer's daughter. Jodie and Melissa grow closer as Melissa begins to reveal the strange, dark history of her family.

Directors

Don Henderson

Cast

Michael Berry, Emby Mellay, Lee Amber, Yvonne Winslow, Jeanne Gerson, Robert Easton, Lew Horn, Sharon Crabtree, John J. Fox, Hal K. Dawson
Horror
HMDB

REVIEWS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Mentre è in viaggio verso la California, Jodie Thompson si ferma a fare un pic-nic in riva a un laghetto, dove incontra Melissa, dalla quale si sente subito molto attratto. La ragazza lo invita a cena alla sua fattoria e lui accetta. Qui il ragazzo fa conoscenza della famiglia di Melissa, tra cui una inquietante trisavola dal volto ustionato che è tenuta chiusa nella sua stanza. Jodie decide di passare la notte da Melissa e il giorno dopo, quando i due vanno in paese a fare spese, il ragazzo si accorge che i paesani temono Melissa e la considerano una strega. Come se non bastasse, dei raccapriccianti delitti cominciano a macchiare di sangue il paese. Datato 1971, “L’ossessa – I raccapriccianti delitti di Monroe Park” arriva in Italia diversi anni dopo, quando impazzava la moda dei film esorcistici, si viene così a creare uno di quei casi in cui la distribuzione italiana vende una cosa per quello che non è. La locandina annuncia a caratteri cubitali LA STORIA DI UN ESORCISMO, solo che guardando il film ci si accorge che di esorcismi “L’ossessa” latita. Anche il titolo “L’ossessa” richiama un omonimo film esorcistico di Mario Gariazzo del 1974, sostituito all’originale “The Touch of Satan”, che verrà però ripreso alla lettera nella prima edizione DVD italiana del film, che titolava appunto “Il Tocco di Satana”. Insomma quel minimo di confusione che spesso e volentieri le distribuzioni italiane si prendono la briga di commettere. Detto ciò, passiamo all’aspetto qualitativo del film. “L’ossessa” è un film sulla stregoneria, tematica molto affascinante e poco sfruttata dal cinema dell’orrore, ma affronta questo argomento utilizzando espedienti molto particolari. Inizialmente non sappiamo che il tema è stregonesco, ci ritroviamo alle prese con una famiglia forse disfunzionale che racchiude un segreto che probabilmente ha a che fare con l’anziana Lucinda, introdotta con la veste sporca di sangue e quindi probabile autrice del delitto che apre il film. A poco a poco che la storia prende forma e ci vengono presentati tutti i personaggi, ci viene chiaramente detto che Melissa è considerata una strega dai paesani e da qui, dunque, si dipana il tema portante del film che, attraverso una serie di flashback risalenti a 100 anni prima, contiene tutti i luoghi comuni sulla caccia alla streghe a cui la tradizione ci ha abituato. Il ritmo de “L’ossessa” è piuttosto lento, scandito dalle fasi dell’innamoramento tra Melissa e Jodie… e sorprendentemente è proprio l’amore un altro dei temi principali su cui il film diretto da Don Henderson si sofferma maggiormente. Un amore che ad un certo punto si fa chiaramente impossibile e forse destinato a soccombere sotto l’influsso delle forze del male. A tratti, poi, il film di Henderson è troppo frettoloso, sia nel delineare i rapporti tra alcuni personaggi (i genitori di Melissa), sia nel descrivere i delitti e la conseguente indagine. Al di fuori del personaggio di Melissa, interpretato con convinzione da Emby Mellay (qui al suo primo e unico film), gli altri appaiono superficiali nella caratterizzazione, a cominciare dal protagonista Jodie (Michael Berry), troppo lasciato in balia degli eventi. Discretamente spaventosa la figura di Lucinda, vecchietta rattrappita e dal volto ustionato capace di scatti d’ira inquietanti, come nella scena dell’omicidio con il gancio da macellaio. Insomma, “L’ossessa – I raccapriccianti delitti di Monroe Park” è un film che convince a metà, tra belle trovate e ritmi altalenanti, bravi attori e altri poco convincenti, scelte registiche interessanti e trovate inappropriate (la voce del Diavolo su tutte). Alla fine si ha un film godibile ma limitato, sicuramente avvalorato da un breve durata che lo rende di facile fruizione. Distribuito in DVD da Mosaico Media sia come “Il Tocco di Satana” (1° edizione) che in ristampa con il titolo corretto “L’ossessa – I raccapriccianti delitti di Monroe Park”.

Trailer