Inferno backdrop
Inferno poster

INFERNO

1980 IT
février 7, 1980

Étudiant à Rome, Mark Eliot reçoit une lettre de sa sœur Rose avant qu'elle ne disparaisse. Sur les lieux, à New York, non loin de Central Park, le jeune homme découvre un immeuble immense, percé de passages secrets. Il l'explore en quête d'indices conduisant à la disparue. Tandis que tous ceux qu'ils côtoient de près ou de loin meurent dans des circonstances abominables, Mark découvre qu'une force surnaturelle habitue cet endroit chargé de ces histoires dont on n'ose croire qu'elles sont réelles...

Distribution

Leigh McCloskey, Irene Miracle, Eleonora Giorgi, Daria Nicolodi, Sacha Pitoëff, Alida Valli, Veronica Lazăr, Gabriele Lavia, Feodor Chaliapin Jr., Leopoldo Mastelloni
Horreur Thriller
HMDB

CRITIQUES (1)

MC

Marco Castellini

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Una ragazza di New York scopre che la casa dove abita è sede di una delle tre Madri degli Inferi (mentre le altre due si trovano a Roma e a Friburgo). La giovane muore in maniera orribile ma riesce ad avvertire il fratello che riuscirà, dopo varie vicissitudini, a porre fine all’impero delle tre regine degli Inferi. Un’altra ottima prova di Dario Argento, che in questo film si avvale anche della collaborazione del mitico Mario Bava, con una pellicola che potremmo definire, per le tematiche che affronta, fantasy-horror. Nel cast troviamo nomi noti come Eleonora Giorgi e Gabriele Lavia, che però scompaiono entrambi rapidamente dalla scena, lasciando lo spettatore in parte spiazzato e stravolgendo “l’abitudine” che vuole che gli attori più famosi rimangano in vita fino alla fine. Argento questa volta decide di non affidare le musiche ai “soliti” Goblin optando invece per il grande compositore Keith Emerson, che confeziona una pregevole colonna sonora classicheggiante che però non riesce ad essere inquietante (come invece accadeva per le musiche dei Goblin in “Suspiria” e “Profondo Rosso”). Nonostante non sia questo il campo prediletto del regista (specializzato nei gialli orrorifici), egli riesce lo stesso ad ottenere un buon risultato, peccato solo che nel finale il film scada vistosamente, non tanto nell’evolversi della trama, quanto nella raffigurazione visiva delle “tre sorelle” (una sorta di ridicolo costume carnevalesco). Va infine sottolineato un aspetto che spesso passa inosservato, e cioè che “Inferno” altri non è che una sorta di seguito di “Suspiria”: infatti la strega che perseguitava la povera Jessica Harper nel precedente film di Argento altri non era che una delle tre Madri, Mater Suspiriorum; non per nulla in “Inferno” la dimora della “Madre dei Sospiri” è a Friburgo, stessa città in cui risiedeva la scuola di danza teatro delle vicende di “Suspiria”.