MC
Marco Castellini
•
Una ragazza con problemi psicologici assiste alla morte dei genitori. Un pazzo assassino che ha la mania di decapitare le proprie vittime la bracca perché convinto che lei sappia la sua vera identità ed in effetti la giovane, nella notte in cui sono stati uccisi i suoi genitori, ha visto il vero volto dell’omicida ma a causa dello shock la sua mente ha cancellato il ricordo. Ad aiutarla e a risolvere il caso ci penserà un giovane giornalista, innamoratosi di lei. Dario Argento torna al thrilling e confeziona un giallo “orrorifico” prima maniera. Tornano i classici incubi argentiani, dal maniaco omicida nero-vestito, al trauma che conduce alla pazzia, per finire col particolare “rivelatore”: come in “Profondo Rosso” la protagonista ha già visto il volto dell’assassino ma non lo può (o non lo vuole) ricordare. Bistrattato dalla critica e da parte dei suoi fan “Trauma” andrebbe invece decisamente rivalutato: a partire dalla storia che, anche se forse non risulta molto originale, riesce comunque ad essere coinvolgente e ricca di suspense; di buon livello pure gli effetti speciali, supervisore dei quali è il grande Tom Savini, ed ancora una volta sorprendente e spiazzante il “solito” doppio finale. Anche la giovane figlia del regista Asia, offre una buona interpretazione nella parte dell’insicura e complessata protagonista del film. Tutti questi elementi inseriscono di diritto “Trauma” tra i film “riusciti” di Argento. Curiosità: nei panni della folle madre della giovane protagonista ritroviamo la grande Piper Laurie che i più ricorderanno per aver ricoperto un ruolo simile nel magnifico “Carrie, Lo Sguardo di Satana” di De Palma (in cui, appunto, era la madre invasata della povera Carrie White).