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Marco Castellini
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Edward Douglas, appena scampato da un incidente in mare, viene condotto dal dottor Montgomery nell'isola dove il misterioso dottor Moreau, grande esperto in genetica, compie i suoi terribili esperimenti. Lo scopo di Moreau è quello di migliorare il genere umano creando, attraverso esperimenti di manipolazione genetica tra uomini e animali, una nuova razza. Ma i risultati sono un po' deludenti e, certamente, spaventosi. Moreau ha creato dei mostri e quando le sue “creature” gli disubbidiranno ed in loro avrà il sopravvento l'istinto animale, l'isola verrà messa a soqquadro: l'insigne scienziato, i suoi figli, e Montgomery verranno tutti fatti a pezzi…
Si tratta del terzo libero adattamento del romanzo di Wells dopo quelli del 1933 e del 1977 ed è quasi una sorta di remake del film del ’77. Il principale motivo di richiamo della pellicola è costituito dal cast, che vede un divo di sempre (Marlon Brando) accanto ad un Val Kilmer piuttosto granitico nelle sue poche espressioni facciali.
Poche le sequenze da ricordare (da citare quella, all’inizio del film, del parto della donna-bestia) per un film comunque piuttosto scorrevole che, come il precedente del ’77, sarebbe più da annoverare nel genere fantastico che nell’horror “puro”.
Da salvare soprattutto gli effetti speciali di Stan Winston che, benché non eccelsi, offrono qualche momento interessante allo spettatore, ma essi, da soli, non riescono a risollevare le sorti del film, a conferma che l'apparenza non è tutto nella settima arte.