MC
Marco Castellini
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Mark Lewis, un giovane assistente operatore, con la scusa di voler realizzare un documentario trascorre il tempo libero uccidendo ragazze. Per compiere i suoi omicidi si serve di un’attrezzatura cinematografica “ritoccata” appositamente: un cavalletto che cela una lama e una macchina da presa in modo da cogliere gli sguardi delle vittime al momento della loro fine… È stato definito “una pietra miliare nella storia dei serial-killer movies”; realizzato lo stesso anno di “Psycho” il film di Powell riesce a mettere in scena una terrificante tecnica omicida connessa all’idea stessa del cinema, con la telecamera allo stesso tempo mezzo di ripresa e strumento di morte. “L’Occhio che Uccide” (in originale “Peeping Tom”) all’epoca della sua uscita non ottenne alcun successo: massacrato dai tagli della censura e praticamente ignorato dal pubblico il film fu smontato dalle sale dopo neppure una settimana di programmazione. Solamente nel 1979 grazie al regista Martin Scorsese, che pagò personalmente le spese per la ricostruzione della versione integrale e per la riedizione del film, l’opera fu riscoperta e rivalutata. Nel ruolo del nevrotico e timido protagonista troviamo un credibilissimo Karl Boehm.