Locusts: The 8th Plague backdrop
Locusts: The 8th Plague poster

LOCUSTS: THE 8TH PLAGUE

2005 US
novembre 12, 2005

Réalisateurs

Ian Gilmour

Distribution

Dan Cortese, Julie Benz, David Keith, Kirk B.R. Woller, Jeff Fahey, Atanas Srebrev, Hristo Mitzkov, Mariana Stansheva, Jeff Rank, Paraskeva Djukelova
Dramma Horror
HMDB

CRITIQUES (1)

GG

Giuliano Giacomelli

In un laboratorio del Midwest si stanno effettuando, a detta del governo, esperimenti genetici sulle locuste dediti a fronteggiare ed eliminare tutti gli insetti dannosi per l’agricoltura. L’esperimento non va come previsto e le locuste geneticamente modificate sfuggono al controllo degli scienziati e iniziano a girovagare per le campagne della zona seminando morte e distruzione. Toccherà all’entomologo Colt e alla sua compagna Vicky fronteggiare le temibili locuste e riportare la situazione alla normalità. Non c’è molto da dire a proposito di questa blanda ed inutile pellicola sul filone dei beast movie, poiché basta leggere il plot di base e rendere noto che si tratta di un prodotto tv per far capire allo spettatore il livello e la qualità del film in esame. “Locuste: l’ottava piaga” sta a rappresentare l’emblema dell’inutilità, un film che non ha alcuno scopo di vita e non si capisce per quale motivo continuano ad essere prodotte pellicole del genere. Ormai siamo abituati a vedere di tutto; specialmente se si segue il mercato dell’home video si può notare come sia elevata la percentuale di film brutti, e perciò non ci meravigliamo più nel veder distribuiti film altamente scadenti; però quello che continuiamo a pensare e domandarci tutti è per quale motivo la gente continua imperterrita ad investire soldi preziosi per la realizzazione di film come questo “Locuste: l’ottava piaga”, film che risultano dei flop clamorosi ancora prima di nascere e che mai riusciranno ad ottenere un sufficiente successo. Il film, diretto da Ian Gilmour (più attivo come attore che come regista) nel 2005, decide di inquietare lo spettatore tirando in ballo le locuste che, fatta eccezione per la famosa piaga biblica, hanno davvero poco e nulla di “inquietante” e dunque, l’idea di fare un beast movie tv interamente dedicato alle locuste apparirà ancor di più come una futile produzione il cui interesse è pari a zero. Vuoi che siano le api, vuoi che siano i serpenti, vuoi che siano i ragni, la storia riamane sempre la stessa il che darebbe da pensare che sia sempre la stessa sceneggiatura ad essere riutilizzata apportando solo qualche misera modifica: si ha sempre l’esperimento governativo che guarda caso finirà sempre per fallire, si ha sempre qualche animale/insetto geneticamente modificato (che poi non si capisce per quale motivo, ma come effetto collaterale c’è sempre un aumento dell’aggressività) e i soliti due scienziati protagonisti, sempre un uomo ed una donna e quasi sempre di bell’aspetto, che sono destinati a prendere in mano le redini della situazione e riportare il tutto alla normalità. Ecco, basta fare ricorso a questo tipo di stereotipo cinematografico, per descrivere per filo e per segno il film “Locuste: l’ottava piaga”, un film che ancor prima di esser visto si sa già come si evolverà e come tenderà a concludersi. Anche su tutto il resto è suggeribile stendere un velo pietoso: attori approssimativi che offrono discutibili performance, regia anonima e a perfetto agio con lo stile tv ed effetti speciali grossolani e da dimenticare (le locuste a volte vengono realizzate con una a dir poco orrenda cgi, a volte con dei più apprezzabili pupazzi). Da segnalare la presenza di qualche sporadica e grossolana scena sanguinolenta (cosa comunque assai strana per un film tv del genere) che però, anziché fare la gioia dell’horror fan, non può che deprimere per la banalità e la gratuità (come la sequenza in cui un locusta trapassa, come fosse un proiettile, il collo di un tizio al Luna park). In conclusione “Locuste: l’ottava piaga” non è solo un film brutto, poiché prima di esser tale è soprattutto inutile. Un film indubbiamente da evitare e/o dimenticare.