AC
As Chianese
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I dizionari del cinema liquidano con poche parole il ritorno al thriller del papà del cinema horror nostrano… Dopo un assenza di quindi anni il protagonista torna a casa per rivedere la madre, insieme a lui la fidanzata. Ma un a catena di strani omicidi insanguinano i luoghi della sua gioventù, a questi lui stesso sembra, stranamente, collegato… In effetti con l’insipida Martine Brochard e con uno Stefano Patrizi che regge la scena per pochi minuti, questo film non è sicuramente all’altezza dei precedenti lavori; la sceneggiatura appare davvero povera: un colpo di scena finale ma tanta, tanta piattezza e chissà perché una pedestre analisi psicologica dei fatti. Freda dichiarò che gli ultimi venti minuti di “Murder Obsession” erano i migliori che avesse mai girato: si può concordare, ma sono i precedenti che valgono poco e nulla! Curiosità: nel film c’erano due attrici super sexy: Silvia Dionisio e Laura Gemser (la Emmanuelle preferita di Joe D’Amato). Agli effetti speciali del film, realizzati da Angelo Mattei, collaborò un giovanissimo Sergio Stivaletti: all’effettista di “Phenomena” e “Dèmoni” fece impressione la sonora arrabbiatura di Freda che, poco convinto da alcuni effetti speciali, li cacciò dal set. La VHS è introvabile ma vederlo ne varrà la pena: fu l’ultimo film del compianto maestro. Film testamento di Freda, visionabile “per cultura”.