Insomnio backdrop
Insomnio poster

INSOMNIO

Non ho sonno

2001 IT
enero 5, 2001

Un viejo detective retirado que sufre de insomnio es requerido para que investigue una serie de asesinatos.

Directores

Dario Argento

Reparto

Max von Sydow, Stefano Dionisi, Chiara Caselli, Gabriele Lavia, Rossella Falk, Paolo Maria Scalondro, Roberto Zibetti, Roberto Accornero, Barbara Lerici, Guido Morbello
Terror Suspense Misterio
HMDB

RESEÑAS (1)

MC

Marco Castellini

skull skull skull empty skull empty skull
L'anziano commissario Ulisse Moretti, ora in pensione, si trova coinvolto in una nuova indagine su di una serie di morti che riprendono il modus operandi di alcuni omicidi su cui aveva indagato diciassette anni prima. L’uomo allora ritenuto colpevole era stato ritrovato morto, giustiziato con un colpo di pistola, ed il caso fu chiuso. Ma ora qualcuno pare aver ripreso ad uccidere con le stesse modalità di allora, così insieme a Giacomo, la cui madre fu una delle prime vittime dell’assassino, il commissario Moretti passa le sue insonni notti seguendo il filo dei ricordi che affiorano lentamente, cercando di risolvere il mistero e svelare l’identità del folle omicida. Il “maestro” per antonomasia del nostro cinema del brivido torna a dirigere un giallo-horror dopo la sfortunata parentesi de “Il fantasma dell’opera” ma anche questa volta il risultato non è all’altezza della sua grande e meritata fama. Ogni qualvolta Dario Argento dirige un film di genere è inevitabile fare un parallelo con il suo capolavoro “Profondo Rosso”, e più che mai in questo caso dato che sono molti gli elementi in comune nei due film: a partire dall’ambientazione della vicenda a Torino, la stessa città in cui girò il suo capolavoro, passando per la filastrocca infantile (scritta dalla figlia Asia) a cui l’assassino si ispira per i suoi delitti, ed ancora la messa in scena degli omicidi (si ripete l’affogamento di una vittima nell’acqua e il viso spappolato contro le pareti di un’altra, morti che ricordano da vicino due degli efferati omicidi di “Profondo Rosso”). Ma molte altre ancora sono le autocitazioni e i rimandi (dalle musiche dei Goblin ad uno degli interpreti Gabriele Lavia) con cui il regista infarcisce questo suo “Non ho sonno” che però, nonostante questi espedienti, non riesce a ricreare quel perfetto connubio di tensione, angoscia e paura che il regista aveva saputo realizzare nell’ormai mitico “Profondo Rosso”. I motivi possono essere molteplici, a partire dalle pessime interpretazioni di alcuni attori, eccetto i meritevoli Max Von Sydow, Gabriele Lavia e Rossella Falk, le performance degli altri interpreti, compreso l’insicuro protagonista Stefano Dionisi, sono da dimenticare; la colonna sonora dei Goblin poi, può definirsi competente ma è ben lontana dai livelli raggiunti in altri film dello stesso Argento. Buoni invece gli effetti speciali di Sergio Stivaletti e la sceneggiatura, a cui ha collaborato anche il giallista Carlo Lucarelli. In definitiva, anche lasciando da parte scomodi raffronti con “Profondo rosso”, non si può negare che Argento pare abbia perso parte del suo smalto: “Non ho sonno” sembra quasi un prodotto di imitazione dei suoi splendidi gialli-horror che tanto lo hanno fatto amare da pubblico e critica. Anche il collaudato doppio finale, elemento che caratterizza praticamente tutti i thriller firmati dal regista, comincia a risultare ripetitivo e forse scontato (se si fa attenzione ai particolari capirete chi è il vero assassino già dopo quaranta minuti di film). Gli amanti del genere e del regista, ritroveranno comunque vittime grondanti sangue, alcune sequenze ottimamente realizzate (da segnalare, in particolare, le sequenze sul treno del primo assassinio ed il lungo piano sequenza dell’omicidio in teatro) e l’inconfondibile stampo registico di Dario Argento riuscendo ad apprezzare ugualmente il film.

Dónde Ver

Streaming

Infinity Selection Amazon Channel Infinity Selection Amazon Channel

Alquilar

Amazon Video Amazon Video

Comprar

Amazon Video Amazon Video