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Marco Castellini
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Un macchinario ad ultrasuoni ideato per sterminare i parassiti ha l’effetto indesiderato di far resuscitare i morti, e per gli abitanti di un paesino di campagna cominciano i guai. Una trama un po’ troppo inverosimile è l’unica grande pecca del film che per il resto si dimostra un ottimo zombi-movie ricco di scene splatter ben ideate e realizzate; quasi una sorta di indiretto tributo agli zombi carnivori de “La notte dei morti viventi” di Romero. Attenzione però, la versione che spesso passa sulle reti Mediaset è orribilmente censurata, tutte le scene di cannibalismo dei morti viventi sono tagliate così la pellicola, che proprio in questo aveva il suo punto di forza, risulta irrimediabilmente mutilata. Ci si chiede se sia necessario questo tipo di atteggiamento, questi film vengono già trasmessi a notte fonda che bisogno c’è di censurarli? I soliti benpensanti hanno paura che dei poveri bambini indifesi siano davanti alla televisione alle tre di notte e rimangano scioccati da queste “terribili visioni”? Chi censura il cinema non ama il cinema.