Naked You Die backdrop
Naked You Die poster

NAKED YOU DIE

Nude... si muore

1968 FR
February 20, 1968

A woman is strangled in the bath by a black-gloved killer who disposes of her body in a large trunk. The trunk is delivered to St. Hilda College, an exclusive finishing school. Betty-Anne, one of the female students, is strangled in the school cellar. The police, led by Inspector Durand, are called in to investigate. Suspects include La Floret, the voyeuristic gardener; Di Brazzi, the new swimming instructor; Mrs. Clay, the summer school French mistress; an old professor who collects birds; and a philandering young teacher called Richard. The murders continue but Jill, a keen amateur detective, helps the police identify the unlikely killer...

Directors

Antonio Margheriti

Cast

Mark Damon, Eleonora Brown, Sally Smith, Patrizia Valturri, Ludmila Lvova, Luciano Pigozzi, Franco De Rosa, Vivian Stapleton, Ester Masing, Aldo De Carellis
Horror Thriller Mystery
HMDB

REVIEWS (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Lucille, una giovane ereditiera innamorata del suo insegnante di equitazione, studia e vive in un collegio femminile in Francia. L’arrivo di alcuni nuovi docenti coincide però con l’inizio di misteriosi delitti che vedono vittime proprio le studentesse del collegio. “Nude…si muore”: un titolo che è tutto un programma! I furbi distributori italiani, infatti, puntarono su un titolo ad effetto che esprimesse in modo diretto le due componenti principali del film, eros e thanatos, che poi erano gli elementi contraddistintivi di molto cinema di genere italiano degli anni ’70 (anche il titolo di lavorazione non ci andava liscio: “Sette vergini per il diavolo”). Ma “Nude…si muore” è stato prodotto nel 1967, quando ancore il pudore faceva da padrone, così le nudità e la morte promesse dal titolo, seppur presenti, sono così caste e innocue da non far arrossire neanche una scolaretta. I frequenti e pruriginosi cambi d’abito delle protagoniste, o le docce (a cui puntualmente assiste un guardone), sono sempre così timide da far quasi sorridere, così come gli omicidi appaiono tutti molto “soft”, sempre tutto all’insegna del “vorrei ma non posso”. Antonio Margheriti, al secolo Anthony Dawson, dirige questo giallo su commissione cercando di cavalcare l’onda delle pellicole baviane che all’epoca spopolavano ai botteghini italiani e non solo. E infatti era proprio Mario Bava il prescelto per dirigere “Nude…si muore”, a cui era stato affidato dai fratelli Woolner, produttori e distributori in America di alcune pellicole del regista sanremese. Dopo il primo ‘si’ di Bava, che aveva già cominciato a lavorare alla sceneggiatura intitolata per il mercato internazionale “Cry Nightmare”, il regista di “La maschera del demonio” declinò l’offerta per dare priorità a “Diabolik” e così il soggetto passò nelle mani di Margheriti, che ne riscrisse la sceneggiatura insieme a Franco Bottari. “Nude…si muore” fa proprie molte delle caratteristiche del cinema di Mario Bava, con evidenti debiti verso “La ragazza che sapeva troppo” e soprattutto “6 donne per l’assassino”, dal quale prende la struttura dell’omicidio seriale a danno di un gruppo di giovani donne, oltre che il misterioso killer con guanti neri, la cui identità viene scoperta solo alla fine. Il meccanismo da giallo, anche se non coinvolge nella sua parte investigativa, appare abbastanza azzeccato soprattutto se si considera la rivelazione finale che, seppur improbabile sotto un piano puramente realistico, appare ben escogitata e in sintonia con tutti gli elementi disseminati durante il film. I vari personaggi che popolano la pellicola non appaiono tutti vincenti, anzi, per la maggiore non sono riusciti. La protagonista Lucille è interpretata da una Eleonora Brown un po’ sottotono, meteora del panorama cinematografico (era stata la bambina di “La ciociara”) qui alla sua ultima interpretazione. Lucille è la classica ragazza in pericolo, un po’ frignona, che non trascura la vita sentimentale tanto da legarsi ad un suo insegnante in una poco sentita sottostoria amorosa. L’insegnate è interpretato da Mark Damon (“I vivi e i morti”; “I tre volti della paura”), probabilmente il personaggio più stereotipato e meno interessante dell’intero film; così come appare molto poco approfondito l’investigatore interpretato da un Michael Rennie in partecipazione straordinaria. Il personaggio su cui Margheriti sembra puntare maggiormente è Jill, la ragazza più sveglia del gruppo, interpretata da Sally Smith (le serie tv “The Avengers” e “Perry Mason”), appassionata di romanzi gialli che aiuterà la polizia nelle indagini. I frequenti momenti che vedono protagonista Jill sono anche l’occasione per contaminare il giallo con la commedia, a volte inserita in dosi forse fin troppo invasive da risultare persino dannose con l’atmosfera mistery generale del film. In un ruolo minore, il giardiniere guardone, compare anche Alan Collins, ovvero Luciano Pigozzi, vero e proprio attore feticcio di Margheriti (ha partecipato a oltre venti pellicole del regista). La regia di Margheriti appare come al solito estremamente professionale, capace di movimenti di macchina bellissimi, qui poi supportata da una bella e suggestiva fotografia di Fausto Zuccoli. Colonna sonora di Carlo Savina, che comprende la hit ultra pop “Nightmare”. In definitiva “Nude…si muore” non è certamente tra i film più riusciti di Margheriti, sicuramente più a suo agio con la fantascienza e l’horror gotico, al di là di una indiscutibile perizia tecnica presenta infatti alcune banalità che ne minano in parte la riuscita. Adatto solo ai fan del cinema nostrano vintage. Merita mezza zucca in più.