Open Grave backdrop
Open Grave poster

OPEN GRAVE

2013 NO
August 13, 2013

A man awakes-- without memory -- in a pit full of bodies and must figure out if the people who rescued him are the killers, or if he is the murderer.

Directors

Gonzalo López-Gallego

Cast

Sharlto Copley, Joseph Morgan, Thomas Kretschmann, Erin Richards, Josie Ho, Max Wrottesley, Kati Dombi, Eva Botos, Tofi Seffer, Zsuzsa Szabados
Horror Thriller Mystery
HMDB

REVIEWS (1)

RG

Roberto Giacomelli

skull skull skull empty skull empty skull
Un uomo si sveglia in una fossa comune, in mezzo a molti cadaveri. L’uomo non sa come è finito lì dentro, ne ricorda nulla sulla sua identità. Poi una donna gli lancia una corda e fugge via. L’uomo riesce ad uscire dalla fossa, insegue la donna e giunge in una baita in mezzo al bosco dove ci sono altre cinque persone che come lui si sono svegliate lì senza ricordare nulla del loro passato. Quando queste persone cominciano a trovare indizi sparsi in giro e apprendono che il giorno 18, di imminente venuta, sarebbe successo qualche cosa di importante, i ricordi pian piano ricominciano ad affiorare, ricostruendo una realtà dei fatti terrificante. Nei primi minuti di “Open Grave” si respira un’aria di déjà-vu preoccupante. Un uomo si sveglia in un posto inospitale (che questa volta è una suggestiva fossa comune a cielo aperto piena zeppa di cadaveri in via di putrefazione) da cui è difficile scappare, ha perso la memoria, non conosce la sua identità e scopre che altre persone sono nella sua stessa condizione. Poi il senso di déjà-vu cresce quando i personaggi cominciano a scontrarsi inevitabilmente tra loro, tra sospetti e paranoie, perché qualcuno lì in mezzo sa più degli altri e forse ha paura di ricordare/rivelare. Il gioco delle parti si fa sempre più estremo, vittime e carnefici forse si confondono e la riconquista della memoria diventa quasi una maledizione, oltre che un motivo sempre più acceso per mettere in scena un gioco al massacro. Cosa vi viene alla mente? Così su due piedi è impossibile non pensare a “The Cube – Il cubo” e “Saw – L’enigmista”, due bei film che ponevano nella stessa estrema situazione degli sconosciuti, ognuno dei quali con vuoti di memoria, caratteristiche chiave per affrontare la situazione di disagio e segreti che poi hanno un ruolo fondamentale nelle svolte narrative. Ma c’è anche un piccolo film del 2006 di Simon Brand, “Identità sospette”, che somiglia in modo molto accentuato a “Open Grave”, sia nella situazione che nei ruoli e le sorti dei personaggi. Insomma, i primi 40 minuti di questo film incuriosiscono fino a un certo punto, perché si ha la sensazione di sapere già dove si andrà a parare. E invece non è vero! Perché pian piano ci si rende conto di non aver capito nulla di quello che accade in “Open Grave” e il taglio che questo film prende nella seconda metà è del tutto imprevisto e riesce, anzi, a trattare in maniera molto originale un filone dell’horror sfruttatissimo in questi ultimi anni. A mettere la firma su “Open Grave” c’è Gonzalo Lòpez-Gallego, giovane regista spagnolo che si era già fatto notare con il singolare found footage “Apollo 18”, che qui porta sullo schermo una sceneggiatura degli esordienti Eddie e Chris Borey. Il bello di “Open Grave” sta tutto nelle svolte, il che prevede che lo spettatore abbia pazienza, visto che il relativo senso di già visto si unisce a una ridondanza degli eventi che, soprattutto nella parte centrale del film, rende la visione un po’ pesante. Infatti pensare a una “sforbiciatina” ai francamente eccessivi 105 minuti di durata non sarebbe stato sbagliato e avrebbe fatto guadagnare ad “Open Grave” in ritmo e scorrevolezza. Non male il modo in cui vengono costruiti e caratterizzati alcuni personaggi, in particolare il protagonista Jonah-John Doe interpretato da un bravo Sharlto Copley (“District 9”, “Elysium”) che si trova nella scomoda situazione di “eroe” e allo stesso tempo probabile “cattivo” della vicenda, dal momento che tutti gli indizi che immediatamente si palesano agli smemorati suggeriscono lui in un ruolo fin troppo ambiguo. C’è da dire, però, che le dinamiche comportamentali che si instaurano tra i personaggi del gruppo sono piuttosto risapute, con l’immancabile personaggio irruento che presto si trasforma in violenta minaccia – qui interpretato da Thomas Kretschmann, recentemente visto nel ruolo di Dracula per Dario Argento – anche se il tutto è gestito con armonia dalla mano ferma e coerente di Lòpez-Gallego. “Open Grave” non si concentra mai sul gore ne, tantomeno, sullo splatter, ma il regista fa la giusta scelta di conferire a molte scene un senso di malsano, capace di mettere a disagio. Si respira un’aria fortemente mortifera in “Open Grave”, a partire dalla suggestiva sequenza d’apertura con cadaveri putrefatti e rumore delle ossa che si assestano, si ha quasi la sensazione di percepire quel puzzo e l’umidiccio che il personaggio in scena dovrebbe sentire. E a questo risultato portano anche la bella fotografia grigiastra di José David Montero e la cura scenografica di alcune locations. Lodevole per l’originalità degli sviluppi, “Open Grave” avrebbe potuto guadagnare punti se si fossero eliminati i molti punti morti nella parte centrale, così com’è ci troviamo di fronte a una buona opera, ben confezionata ma che forse non ha la forza di lasciare il segno.

Where to Watch

Stream

Amazon Prime Video Amazon Prime Video
Amazon Prime Video with Ads Amazon Prime Video with Ads

Rent

Apple TV Apple TV
Amazon Video Amazon Video
Google Play Movies Google Play Movies

Buy

Apple TV Apple TV
Amazon Video Amazon Video
Google Play Movies Google Play Movies

Trailer