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Peliculas para no dormir: Cuento de Navidad (Xmas Tale) poster

PELICULAS PARA NO DORMIR: CUENTO DE NAVIDAD (XMAS TALE)

Cuento de Navidad

2005 ES
ottobre 27, 2005

Durante le festività del 1985, cinque bambini in un villaggio della Costa Brava trovano imprigionata in un pozzo una donna travestita da Babbo Natale.

Registi

Paco Plaza

Cast

Maru Valdivielso, Christian Casas, Roger Babià, Pau Poch, Daniel Casadellà, Ivana Baquero, Elsa Pataky, José Torija, Loquillo, Saurí
Dramma Thriller televisione film
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Anni ’80, in prossimità del giorno di Natale. Un gruppo di bambini trovano in una buca nel bosco una donna vestita da Babbo Natale e riconoscono in lei l’autrice di una rapina di cui i tg paralavano. La donna, che dice di chiamarsi Rebecca, è ferita e chiede ai bambini di aiutarla a risalire, ma le piccole pesti decidono di ricattarla: chiameranno i soccorsi solo se lei consegnerà loro il bottino della rapina. La donna non sta ai compromessi e così i bambini la tengono chiusa nella buca. Solo Moni, l’unica bambina del gruppo, sembra avere compassione per la prigioniera. “Peliculas para no dormir” è una serie di sei film per la tv prodotti dalla spagnola Telecinco in associazione con la Filmax di Julio Fernandez. I sei film, della durata media di poco più di un’ora ciascuno, possono essere considerati la risposta spagnola agli americani “Masters of Horror”, dal momento che portano in scena una manciata di brevi storie dell’orrore dirette da noti registi attivi nel genere. I sei registi coinvolti sono: Alex De La Iglesia, Jaume Balaguerò, Enrique Urbizu, Paco Plaza, Chicho Ibanez Serrador e Mateo Gil. Il titolo di questa serie può considerarsi una citazione di una serie tv spagnola andata in onda saltuariamente dal 1964 al 1982 con 31 episodi complessivi: “Historias para no dormir”. “Cuento de Navidad” è il primo dei sei film che compongono la serie “Peliculas para no dormir” ad essere stato girato, ma il terzo ad essere andato in onda sulla spagnola Telecinco. Il film in questione vede dietro la macchina da presa uno degli attuali “masters of horror” iberici, ovvero Paco Plaza, regista del deludente “I delitti della luna piena” e dell’interessante “Second Name”, nonché socio di Jaume Balaguerò, insieme al quale ha diretto i due “[Rec]”. Plaza dirige con “Cuento de Navidad” un simpatico e divertente omaggio all’horror per ragazzi di qualche anno fa, un riuscito mix di citazioni e situazioni originali che riescono davvero a contestualizzare l’opera nel decennio produttivo degli anni ’80. I ragazzini che compongono la combriccola di protagonisti sembrano la versione “bastarda” dei simpatici protagonisti del cult “I Goonies”; “bastarda” perché Plaza e il suo sceneggiatore Luis Berdejo (“[Rec]”; “Imago Mortis”) riescono realisticamente a descrivere i protagonisti come delle vere pesti in grado di far del male per il solo desiderio di divertimento, curiosamente legato all’arrivismo economico tipico dell’età adulta. Stavolta, insomma, i ragazzini ci vengono descritti per quello che spesso sono, ovvero in grado di fare del male senza la consapevolezza dei propri gesti. E la varietà di caratteri che riempie il gruppo è altrettanto riuscita e verosimile, ponendo al vertice i “maschi alpha” in grado di condizionare l’operato dell’intero gruppo, i classici ragazzini con maggiore autorità caratteriale che si pongono come leader e che guidano le azioni che portano alla degenerazione la situazione; a loro si affiancano il ragazzo più fragile e pronto a seguire l’esempio e gli ordini dei leader e poi la ragazzina più comprensiva e “matura”, voce fuori dal coro che vorrebbe agire di propria iniziativa ma è ostacolata dalla compattezza del resto del “branco”. Le citazioni esplicite o meno sono numerose, si va dall’insistito omaggio a “Karate Kid – Per vincere domani”, di cui uno dei bambini è letteralmente fissato, a quello più nascosto a “Le tombe dei resuscitati ciechi” (il poster è esposto nella camera di uno dei protagonisti), passando per i riferimenti nominali a “Star Wars”, “Vistors” e “A-Team”. Poi il film nel film che compare in apertura è un divertente e divertito omaggio in chiave parodistica alle pellicole spagnole (ma diciamo pure europee) che trattavano di zombie e vampiri e che affollavano le videoteche di quindici/venti anni fa (e di seguito i palinsesti delle tv locali), un Fu-Manchu innestato nei film di Jorge Grau. L’atmosfera e l’estetica degli anni ’80 è perfettamente resa e in alcuni punti e per certi sviluppi narrativi si ha fortemente la sensazione di avere a che fare con uno dei molti racconti di “Tales from the Crypt”, sia per la tematica dell’ “occhio per occhio, dente per dente” che spesso animava i racconti del Guardiano della cripta, sia per l’iconografia zombesca che anima la seconda parte del film. Proprio il brusco e forse gratuito sbalzo di genere che “Cuento de Navidad” subisce nella seconda parte potrebbe essere facile oggetto di critica. In effetti la commedia per ragazzi che improvvisante diventa un horror a base di zombi vendicativi sembra un espediente gettato dentro in modo un po’ “facile” per giustificare l’appartenenza di questo film alla serie “Peliculas para no dormir”, però in fin dei conti il film ha una sua compattezza di fondo e il gioco alla fine può ritenersi riuscito. Una menzione particolare alla diabolica ‘Mamma Natale’, che nella seconda parte del film diventa una terrificante minaccia degna di un posticino nelle icone dell’horror contemporaneo. Curiosità. Nel ruolo di Moni, l’unica ragazzina del gruppo, troviamo Ivana Baquero, che l’anno successivo sarà protagonista del bellissimo “Il labirinto del fauno”.

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