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Lost Boys: The Tribe poster

LOST BOYS: THE TRIBE

2008 US
July 29, 2008

Surfing vampires hit the waves, rule the night and seek fresh blood, and the new girl in town may be exactly what they're craving.

Cast

Tad Hilgenbrink, Angus Sutherland, Autumn Reeser, Gabrielle Rose, Corey Feldman, Shaun Sipos, Merwin Mondesir, Kyle Cassie, Moneca Delain, Greyston Holt
Horror Comedy Thriller
HMDB

REVIEWS (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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Chris e Nicole, dopo la morte dei genitori, si trasferiscono a casa della zia a Luna Bay, una cittadina che si estende lungo le coste del mare e ricca di surfisti. Una sera, usciti in cerca di svago, Chris e Nicole fanno la conoscenza del misterioso Shane, un fascinoso surfista che seduce celermente la giovane Nicole e che è in realtà il leader di una feroce banda di vampiri che ogni notte semina il panico tra le strade della città. Alla luce di tutto e intenzionato a salvare la sorella che è tutto ciò che gli rimane, Chris non potrà fare altro che ingaggiare l’esperto ammazzavampiri Edgar Ranocchio e uccidere Shane e tutta la sua banda di vampiri surfisti. A più di vent’anni di distanza dal primo film, divenuto nel tempo piccolo oggetto di culto da parte di una vasta schiera di appassionati, ecco uscire direttamente per il circuito dell’home video “Lost Boys : The Tribe”. Operazione mossa da intenti puramente nostalgici e per far felici i fan del film di Schumacher, non v’è alcun dubbio, poiché realizzare un sequel a distanza di tutti questi anni e destinarlo direttamente alla fruizione in videoteca senza passare per la sala non è certo indice di speculazione economica e manovra commerciale. Intenti sicuramente nobili ed apprezzabili quelli che hanno portato alla realizzazione di un sequel per “Ragazzi Perduti”, peccato solamente che ciò che ne è venuto fuori è un innocuo prodotto senza infamia e senza lode non all’altezza di reggere un confronto diretto con il precedente (ma questo potevamo aspettarcelo) e destinato purtroppo ad essere dimenticato in un lasso di tempo piuttosto breve. La sola “furbizia” che si annida dietro il tutto, ma comunque comprensibile almeno in parte, è quella di cercare di realizzare un film che malgrado l’evidente matrice di sequel potesse essere comunque adatto ad un pubblico piuttosto ampio: sia quelli che hanno visto “Ragazzi Perduti” che quelli che non lo hanno visto. Così facendo si è cercato di ottenere un sequel che per molti aspetti potrebbe risuonare come un remake e capace di limitare i collegamenti con il predecessore a pochi elementi secondari ed essere di conseguenza il più autonomo possibile. Una storia nuova, dunque, con personaggi principali nuovi che agiscono in una cittadina che non è la Santa Carla che ci ha fatto conoscere il film di Schumacher. I collegamenti con il primo film sono pochi, tutti prevalentemente limitati alla presenza sulla scena di Corey Feldman, nuovamente nei panni dell’ammazzavampiri Edgar Ranocchio (impressionante come per lui il tempo sembra non essere passato) che per la gioia dei fan in una scena, quando è impegnato a spiegare a Chris i vari modi in cui possono morire i vampiri, citerà se stesso pronunciando esattamente le stesse parole che utilizzò ventuno anni prima per spiegare lo stesso concetto al giovane Sam. Altro richiamo al film del ’87 ci è dato da un doppio finale (molto curioso, a parere di chi scrive) inserito a metà dei titoli di coda in cui possiamo rivedere Sam Emerson (interpretato nuovamente da Corey Haim) in delle “vesti” completamente nuove ed inaspettate alle prese di una faida con Edgar Ranocchio che presumibilmente si protrae da svariati anni. I richiami al precedente film si arrestano a questi pochi elementi, tutto ciò che ne rimane è una storia autonoma, ma con poca fantasia, che procede tenendo costantemente d’occhio l’intera struttura del film precedente. Ecco dunque che tutti i personaggi creati per “Lost Boys: The Tribe” nascono sulla falsa riga di quelli presentatici nel film di Schumacher (basti vedere su tutti il personaggio della zia, evidente “clone” del bizzarro nonno di Michael e Sam) ed anche la vicenda narrataci in questo sequel ricalca per filo e per segno l’intera evoluzione narrativa di “Ragazzi Perduti”. Al timone del progetto, questa volta, troviamo P.J. Pesce (già cimentatosi in una storia di vampiri con il trascurabile “Dal Tramonto all’Alba 3”) mentre nel cast nessun nome particolarmente rilevante, vanno comunque segnalati: Tad Hilgenbrink (“American Pie: Band Camp”, “The Hills Run Red”) nel ruolo di Chis, Angus Sutherland nel ruolo del misterioso vampiro Shane…vale a dire lo stesso ruolo che ventuno anni prima fu di suo padre e Tom Savini in un apprezzabile cammeo ad inizio film. Qualche passo avanti, pur non osando molto, nel reparto gore/splatter (in cui il primo film si era mostrato molto timido); notevolmente in calo la qualità della colonna sonora che rappresentava una dei maggiori pigli d’interesse di “Ragazzi Perduti”. Sicuramente apprezzabile l’intento di voler riesplorare l’universo vampiresco di “Ragazzi Perduti”, ma purtroppo la totale mancanza di fantasia alla base del plot (non è sufficiente la conversione dei motociclisti in surfisti) non riesce a conferire all’opera lo stesso brio che aveva il precedente film. Vedibile, ma nulla di più. Curiosità: I due protagonisti di “The Lost Boys: The Tribe”, Chris e sua sorella Nicole, hanno lo stesso cognome (Emerson) di Michael e Sam del primo film. Non viene specificato se è presente qualche rapporto di parentela con i vecchi personaggi oppure il tutto si limita ad una semplice citazione. In una scena di “The Lost Boys: The Tribe”, successivamente tagliata, faceva la sua comparsa anche Alan Ranocchio, nuovamente portato sullo schermo da Jamison Newlander.