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Switch Killer - Transamerican Killer poster

SWITCH KILLER - TRANSAMERICAN KILLER

Transamerican Killer

2005
gennaio 25, 2005

E' duro essere lasciati dalla propria fidanzata, ma e' ancora piu' duro se il tuo rivale e' una lei. Dopo anni di burrascosa relazione Jamie decide di tagliare la corda, lasciare un uomo violento e ricominciare tutto da capo. Via quindi verso Las Vegas, dove sembra attenderla un futuro migliore. Ma il passato sta per tornare e Bobby non ha ancora dimenticato la brutta batosta. Anzi. E' talmente deciso a riconquistare l'amore di Jamie che sterminera' a sangue freddo chiunque si ponga fra lui e la ragazza...

Registi

Mack Hail

Cast

Cara Jo Basso, Eric Bishop, Monique Chachere, Alix Agar, Susan Blonsky, Jennifer Autry, Rich Hopkins
Horror Thriller
HMDB

RECENSIONI (1)

RG

Roberto Giacomelli

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Jamie confessa al fidanzato di essersi scoperta lesbica, ma il ragazzo la malmena e la costringe a fuggire di casa. Dopo molti mesi, Jamie si è rifatta una vita a Las Vegas, dove vive con la sua nuova ragazza e lavora come spogliarellista in un night club; ma ben presto un killer con le fattezze di una trans comincia ad uccidere le ragazze del locale in cui lavora Jamie. L’idea dietro “Switch Killer” è solamente una: creare scandalo! E l’impacciato regista e sceneggiatore Mack Hail ha pensato bene di mettere su un maldestro thriller/ horror dai forti connotati erotici che parla bellamente di omosessualità, in tutte le sue forme. L’idea, che sicuramente risulta originale, è però sfruttata molto male, poiché riesce ad affrontare l’argomento con una superficialità disarmante che finisce spesso nel ridicolo e si concentra esclusivamente su scene di nudo e omicidi. L’aspetto psicologico della vicenda, che poteva essere affrontato con grande facilità da un film con un plot simile, viene subito messo da parte e si passa immediatamente a sottolineare l’aspetto voyeuristico della vicenda, con insistiti piano sequenza di streaptease femminili e abbondanti inquadrature di parti anatomiche femminile che davvero nulla lasciano all’immaginazione. Messa da parte la voglia da parte di Mack Hail di dirigere un filmino per “Penthouse”, si passa alla componente horror, che si concentra sui numerosissimi e sanguinosi omicidi e sul finale grand guignol che ha come protagonista una roboante motosega. Incredibilmente riuscita e realmente impressionante è la resa estetica del killer, che appare una sorta di Marilyn Manson dalla voce suadente e perfida, interpretato dall’esordiente Eric Bishop. L’intera realizzazione di “Switch Killer” è chiaramente di bassissimo livello, a causa di una fotografia sottoesposta, una regia grezza e incompetente e una recitazione complessivamente molto scadente. A tutto ciò si aggiunge una durata davvero ridicola ( 1 ora e 10 minuti ) che tengono “Switch Killer” appena ai limiti del lungometraggio, anzi, l’esigua durata sembra essere stata raggiunta forzatamente grazie ad un inutile e irritante sequela di immagini inserite in chiusura che riassumono quello che era stato mostrato durante il film, un espediente chiaramente utilizzato per consentire al film di aggiudicasi l’etichetta di lungometraggio. Malgrado la incommensurabile bruttura del film in questione, “Switch Killer” non è del tutto pessimo, anzi risulta piuttosto divertente e capace di donare qualche goliardico urlo di entusiasmo da parte dello spettatore fan del connubio sex & gore. Curiosità. E’ divertente notare come “Switch Killer”, prodotto nel 2005, riesca in una sequenza ad anticipare un fatto accaduto qui in Italia nello scorso ottobre: il trans killer entra nel bagno delle donne di un locale pubblico, ma viene bruscamente ripreso e attaccato da una donna che lo sorprende ad espletare i suoi bisogni. Questa sequenza non può che far sorridere lo spettatore riportandogli alla mente lo scandalo avvenuto in un bagno del Parlamento e che ha avuto protagonisti due noti parlamentari, volti noti allo mondo dello spettacolo e appartenenti a fazioni politiche opposte.