Take Shelter backdrop
Take Shelter poster

TAKE SHELTER

2011 US
September 30, 2011

Plagued by a series of apocalyptic visions, a young husband and father questions whether to shelter his family from a coming storm, or from himself.

Directors

Jeff Nichols

Cast

Michael Shannon, Jessica Chastain, Shea Whigham, Tova Stewart, Katy Mixon, Robert Longstreet, Ray McKinnon, Kathy Baker, LisaGay Hamilton, Jeffrey Grover
Drama Horror Thriller
HMDB

REVIEWS (1)

AC

Andrea Costantini

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Curtis vive la sua vita in un tranquillo paesino dell'America rurale. Ha una bella moglie che lo ama, una straordinaria figlia purtroppo sordomuta e un buon lavoro come operaio. Tutto fila liscio fino a quando la sua tranquillità viene sconvolta da strani incubi in cui estranei impazziti vogliono fare del male alla sua famiglia e una terrificante tempesta si sta formando all'orizzonte. Spaventato a morte dalle visioni apocalittiche, Curtis decide di preparare un rifugio anti-tornado dietro casa. Fino a qualche anno fa, il genere catastrofico era rappresentato al cinema da blockbuster miliardari come “Deep Impact”, “2012” o “The Day After Tomorrow”, in cui veniva rappresentata la fine del mondo in un tripudio di azione ed effetti speciali. In vista dell'ultimatum al mondo predetto dai Maya e previsto per il termine dell'anno in corso, invece si cambia registro e anche il cinema d'autore ha voluto dire la propria sull'imminente apocalisse. Lars Von Trier l'ha rappresentata con una cometa chiamata Melancholia mentre Jeff Nichols, regista poco più che trentenne (qui al suo secondo film dopo il notevole esordio di “Shotgun Stories”) ha annunciato la tempesta perfetta con “Take Shelter”, un "piccolo grande film apocalittico d'autore" che ha fatto capolino nei vari festival di tutto il mondo aggiudicandosi svariati premi tra cui il Gran Prix della settimana della critica a Cannes. Piccolo perchè ha avuto una minuscola distribuzione nei cinema; grande perchè è sicuramente uno dei migliori titoli del 2011. Ma attenzione, non aspettatevi di vedere città devastate da terremoti, inondazioni o asteroidi che distruggono la civiltà, perchè rimarrete delusi. Preparatevi ad un'apocalisse interiore di un uomo qualunque che vive in un paese qualunque dell'America rurale, la cui esistenza è improvvisamente devastata da incubi, così vividi e palpabili che risultano indistinguibili dalla realtà anche allo spettatore. Una terribile tempesta che prende forma all'orizzonte seguita da una densa pioggia oleosa e stormi di uccelli impazziti che volteggiano nel cielo sono alcuni esempi delle spaventose visioni che sconvolgono la vita del protagonista. Una lenta distruzione mentale di un padre di famiglia pronto a qualsiasi cosa per proteggere i suoi cari da un'imminente catastrofe, una tempesta di proporzioni bibliche di cui però non si ha nessuna certezza. Nonostante la consapevolezza di essere in bilico sul baratro della follia, Curtis non può fare a meno di prepararsi al peggio, incrinando i rapporti con la sua famiglia, con i suoi amici, con il suo datore di lavoro e più si rende conto di stare commettendo un errore, più la sua determinazione nella costruzione del bunker cresce. Ma come può un uomo così integerrimo cadere vittima di tali vacillamenti mentali? E se invece i suoi sogni non fossero soltanto sogni ma bensì delle premonizioni? Se Curtis non fosse pazzo e la tempesta stesse arrivando davvero? Queste sono le domande che gli spettatori si pongono continuamente durante la visione del film perchè il declino è talmente ben realizzato da confondere di continuo la mente di chi guarda. Complice di questa vincente realizzazione è la nuova icona del cinema della follia, Michael Shannon (già abituato a ruoli da invasato in film come “Bug” di William Friedkin oppure “My Son, My Son, What Have You Done?” di Werner Herzog) che qui ci regala un personaggio magnifico, triste e determinato nei suoi folli obiettivi. Degna di menzione è anche la sua ottima compagna, Jessica Chastain, che reduce del successo di “The Tree of Life” e dalla nomination agli Oscar per “The Help”, è di nuovo alle prese con un ruolo da moglie dolce e tormentata. Da segnalare, oltre al cast perfettamente in parte, lo straordinario lavoro di regia di Jeff Nichols e la fotografia di Adam Stone, vivida nelle scene di vita quotidiana e cupa in quelle di tempesta. Sono diverse le possibili interpretazioni del film. Qualcuno ci vedrà una metafora della crisi che sta attanagliando il mondo, altri ci vedranno la paura di morire, altri assoceranno il bunker di Curtis al post 11 settembre e altri invece non vedranno nulla di così profondo e assisteranno scioccati alla distruzione di una vita di un uomo comune. Una cosa è certa: alcuni momenti del film rimarranno impressi nella memoria dello spettatore per l'intensità e commozione, come la lunga scena nel bunker in cui Samantha compassionevole cerca di farsi consegnare la chiave e pochi istanti dopo, la situazione ribaltata nel meraviglioso, terrificante finale. Insomma un film che regala emozioni, che commuove, che spaventa, che farà innervosire ed intenerire allo stesso tempo ma soprattutto che non lascerà indifferenti.

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