The Vatican Tapes backdrop
The Vatican Tapes poster

THE VATICAN TAPES

2015 US
luglio 23, 2015

Angela compie gli anni e il suo fidanzato Pete le prepara una festa a sorpresa,cui partecipa anche il papà della ragazza,il colonnello Roger Holmes,non molto contento della relazione di sua figlia con Pete.Tagliando la torta,Angela si ferisce a un dito.Portata in pronto soccorso,la ragazza viene curata e torna a casa un po' cambiata.La ferita di Angela sembra infettata e la sera,la ragazza,dopo essersi comportata stranamente,viene trovata esanime stesa sul divano.Angela si riprende di colpo,spaventata.Tenuta sotto osservazione in ospedale,ne esce senza apparenti problemi,ma le cose non si sono sistemate.Infatti,a bordo di un taxi,sulla strada del ritorno dall'ospedale,Angela impazzita provoca un incidente.La ragazza ricoverata in ospedale,resta in coma per quaranta giorni.Padre Lozano,sacerdote dell'ospedale,le pratica l'estrema unzione e viene staccata dalle macchine.A sorpresa,Angela si riprende.Tutto sembra tornato normale,ma è l'inizio di un incubo.

Registi

Mark Neveldine

Cast

Olivia Taylor Dudley, Michael Peña, Peter Andersson, Djimon Hounsou, Kathleen Robertson, Montanna Gillis, Noemi Gonzalez, Alison Lohman, Dougray Scott, John Patrick Amedori
Horror Thriller
HMDB

RECENSIONI (1)

VD

Vincenzo de Divitiis

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A casa di Angela, una giovane bella e spensierata, c’è un clima felice grazie alla festa di compleanno a sorpresa organizzata dal fidanzato Pete con l’ausilio del padre di lei, il severo colonnello Roger Holmes. Durante il taglio della torta la ragazza si taglia un dito ed è costretta a recarsi al pronto soccorso per medicare la ferita. Un piccolo incidente domestico che però lascia strascichi più gravi del previsto in quanto al ritorno nella sua abitazione Angela mostra comportamenti strani che culminano in una misteriosa perdita di conoscenza. Gli accertamenti medici non evidenziano nessun problema di salute, ma un tragico incidente stradale manda la ragazza in come per quaranta giorni. Proprio nel momento in cui viene data per morta, Angela si sveglia per miracolo, anche se in lei qualcosa è cambiato e tutto lascia pensare che sia vittima di una possessione demoniaca. Ha così inizio la più classica delle battaglie fra Bene e Male. Non esiste horror senza demonio. Con questo assioma si potrebbe riassumere il ruolo da protagonista che la figura dell’Anticristo ha avuto fin dalla notte dei tempi all’interno dell’immaginario popolare, come dimostrano le numerose testimonianze di arcaici rituali per l’evocazione di demoni e spettri nonché di cerimoniali magici per scacciarne le influenze negative. Va da sé dunque che il cinema, a partire dal 1973 (anno di uscita de “L’esorcista”),non ha fatto altro che svolgere la sua funzione di raccoglitore di tutte le credenze e le paure provenienti dal passato dando vita ad un filone, quello sulle possessioni demoniache, tanto di successo e di forte impatto emotivo quanto schiavo di una ripetitività narrativa che lo ha fatto cadere in una crisi quasi irreversibile. Negli ultimi anni, tuttavia, si è cercato di dare una sterzata a tale situazione e i registi di nuova generazione hanno contaminato il genere con le tecniche più in voga negli ultimi anni, su tutti quella del found footage. Da questo spunto trae ispirazione anche Mark Neveldine, già conosciuto al grande pubblico per i due “Crank”, che con “The Vatican Tapes”, suo esordio in solitario dietro la macchina da presa, gioca molte delle sue carte sull’idea di filmati autentici riguardanti reali esorcismi tenuti nascosti dal Vaticano nei suoi archivi segreti per nasconderne le prove. Idea non da buttare, ma gestita non nel migliore dei modi nonostante alla stesura del soggetto ci sia una garanzia come Chris Morgan (collaboratore di ben 5 episodi della saga di “Fast & Furious”) che qui si limita a confezionare una storia anonima e ricca di ingenuità e situazioni telefonate. Le buone premesse della vigilia vengono quindi spazzate via da un plot che si presenta come un ricettacolo di situazioni già viste e di cliché tipici dei film demoniaci che mettono lo spettatore nella scomoda posizione di chi riesce a prevedere tutto con abbondante anticipo. Assistiamo dunque alla presentazione di una ragazza dalla vita normale, la solita lunga trafila di letti di ospedali e consulti medici e le manifestazioni di Satana attraverso pareti che cadono e scatti di ira improvvisa da parte della protagonista. Niente di innovativo, anche se la colpa maggiore di Neveldine e degli sceneggiatori Micheal C. Martin e Christopher Borrelli è quella di non infondere alla già scricchiolante storia un ritmo veloce e frizzante, cosa che avrebbe quantomeno reso gradevole la visione, e di delineare personaggi decisamente piatti e impalpabili ai quali è impossibile legarsi. Discutibile anche la gestione della tensione con sequenze poco memorabili e una fotografia che non aiuta a imprimere il clima di sano terrore, fatta eccezione per il climax esorcistico finale che non delude le aspettative grazie ai collaudati artifici di contorsioni impossibili e voci diaboliche che riescono sempre a regalare momenti di paura e impressione. L’unica nota positiva di questo “The Vatican Tapes” è la sostituzione dei consueti conflitti di fede e visioni laiche della possessione con l’idea, sviluppata soltanto nella parte finale, di un demonio che si serve del corpo di Angela per scendere sulla terra e presentarsi come un nuovo Messia per ingannare le persone attraverso miracoli e finti gesti benevoli e formare così un suo esercito di fedeli. Per il resto la mediocrità generale della pellicola coinvolge anche un cast poco all’altezza della situazione con un Micheal Peña molto a disagio nel ruolo di un prete dal passato da ex militare e John Patrick Amedori e Dougray Scott, rispettivamente nei panni del fidanzato e del padre di Angela, che si limitano a svolgere il compitino senza però risultare credibili. L’unica ad elevarsi è Olivia Taylor Dudley il cui volto da brava ragazza crea un suggestivo e riuscitissimo contrasto con la natura demoniaca dell’essere che si è impossessata del suo corpo. “The Vatican Tapes”, in conclusione, è un prodotto modesto che non fa altro che confermare la qualità media non esaltante dei prodotti usciti in sala nell’anno precedente.

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