Wild Grizzly backdrop
Wild Grizzly poster

WILD GRIZZLY

2000
janvier 1, 2000

Un ragazzino sulle tracce di un enorme orso Grizzly che terrorizza un piccolo centro montanoe. Un enorme orso Grizzly riesce inspiegabilmente a fuggire da una riserva dirigendosi infuriato verso un piccolo centro montano. Ritenuto responsabile dell'accaduto, il sedicenne Josh si prodiga per trovare l'animale. Intanto, il ranger Frank Bradford chiama in aiuto Jack Buck, un esperto cacciatore, per catturare l'animale. Anche Harlan Adams da la caccia all'orso, ma per ucciderlo. Quando la madre di Josh, Rachel, scopre che il figlio è scomparso, corre a cercarlo sulla montagna ma, dopo aver perso il sentiero, cade in un pozzo divenuto la nuova dimora dell'orso! Toccherà a Josh, insieme a Frank e Jack salvare l'orso da Harlan, nonchè salvare Rachel dall'orso...

Distribution

Riley Smith, Michele Greene, Fred Dryer, Courtney Peldon, Steve Reevis, Daniel Baldwin, Brendan O'Brien, John O'Hurley, Sean McNamara
Aventure Horreur
HMDB

CRITIQUES (1)

GG

Giuliano Giacomelli

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La piccola comunità montana Pine Lake è entrata nel panico da quando un orso grizzly, fuggito dal suo rifugio, si aggira indisturbato tra i boschi mostrando una certa ferocia dovuta ad una fastidiosa infezione ad un dente. Tutti gli abitanti del paese sono sconvolti, così il ranger Frank Bradford organizza una spedizione di cattura per il grosso animale. Anche il giovane Josh, trasferitosi con la madre da poco in paese, assieme alla sua amica Terri, nonché figlia del ranger, si metterà sulle tracce dell’orso con la speranza di catturalo e guarirlo senza dover ricorrere a drastiche misure. No, non si tratta di uno scherzo; il film in questione ha davvero il coraggio di mettere in scena un grosso orso grizzly che se ne va in giro a ruggire e terrorizzare i campeggiatori solo perchè colto da un bizzarro mal di denti. Un’idea talmente sciocca capace di far rimpiangere la più volte abusata idea delle manipolazioni genetiche. Ma anche se si volesse soprassedere su questo piccolo, ma ridicolo, dettaglio sarebbe impossibile comunque salvare dalla bocciatura la pellicola poiché si aggira, nel complesso, davvero su livelli molto bassi. La prima cosa che ci si chiede, dopo aver assistito inermi alla visione, è se davvero c’era bisogno di realizzare un film del genere. Probabilmente potevano anche esistere spunti di interesse dato che non sono molti i beast movie che utilizzano la figura dell’orso feroce (possiamo ricordare, tra questi, il bellissimo “Grizzly – l’orso che uccide” o il più recente ma comunque interessante “L’Urlo dell’Odio”) ma il difetto primario di “Wild Grizzly” è che riesce a gettare, in maniera del tutto singolare, nell’anonimato e nella piattezza qualunque fronzolo di idea. Sostanzialmente non si ha neanche l’impressione di visionare un vero e proprio beast movie dato che pare, più che altro, di assistere ad un innocuo filmetto d’avventura tipico della tv dei ragazzi; un film moralista e a tratti persino sdolcinato creato appositamente per quelle famigliole felici che cercano un film che possa essere adatto ai loro piccoli figli che devono crescere con un concetto di “violenza” assai banale e superficiale. Dobbiamo dimenticarci, dunque, le efferatezze proposte magistralmente in “Grizzly – l’orso che uccide” (William Girdler, 1976) in cui potevamo ammirare un orso realmente feroce capace di squartare persino un bambino indifeso; in “Wild Grizzly” il tutto è così leggero, banale e sdolcinato (da citare l’orribile finale all’insegna del buonismo più sbandierato) da assimilare l’opera ad un qualunque spin-off del telefilm “Furia” o ancor meglio “Lessie”. Ma se riscontrare una totale assenza di scene “forti” era anche piuttosto scontato (dobbiamo rendere noto che si tratta di un filmetto per la televisione) ciò che però proprio non si immaginava era vedere un orso che non fa nulla di minaccioso dall’inizio alla fine (e per forza, non è cattivo ha solamente un brutto mal di denti!), non ci sarà dunque nessun delitto (a parte un povero cane) e anche le aggressioni tendono a scarseggiare. A catapultare il compitino ancor più nell’anonimato e nella banalità collabora anche una sceneggiatura estremamente esile, incapace di creare situazioni adrenaliniche e di fornire ritmo all’opera, così come non riesce a caratterizzare in maniera interessante i vari personaggi che si muovono sulla scena. Possiamo riscontrare individui tagliati con l’accetta che annegano nello stereotipo più totale: andiamo dal ragazzetto protagonista che, a causa del suo stato di adolescente, si sente incompreso e dunque si atteggia a ribelle fino a che non inizierà a nutrire un interesse per gli orsi (ma guarda caso!), passando per l’avido cattivo di turno (anche se qui meno cattivo del solito) che pensa solo al denaro (interpretato da un sempre fuori parte Daniel Baldwin), fino al ranger Bradford (interpretato da un abbastanza carismatico Fred Dryer, protagonista della serie televisiva “Hunter”), utopistico personaggio positivo a 360° che non conserva scheletri nell’armadio e destinato a trovare rimedio alla situazione. “Wild Grizzly” è dunque un innocente filmettino televisivo per ragazzi che fatica anche molto ad essere considerato attinente al genere horror e che davvero risulta essere l’emblema dell’inutilità. Nessuno sentiva il bisogno di vedere un film come questo, dunque è consigliabile evitarlo a tutti i costi.