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MAKE-OUT WITH VIOLENCE

2008 US
April 12, 2008

A genre-bending tale of a boy trying to fulfill his unrequited love for a girl who has risen from the dead. It tells the story of twin brothers Patrick and Carol Darling, newly graduated from high school and struggling to come to terms with the mysterious disappearance of their friend, the bright and beautiful Wendy Hearst. When a drive through the countryside surrounding their suburban community leads to the discovery of Wendy's mysteriously animated corpse, the boys secretly transport the un-dead Wendy to an empty house in hopes of somehow bringing her back to life. As the sweltering summer pushes on, they must maintain the appearance of normalcy for their friends and family as they search for ways to revive the Wendy they once knew, or, failing that, to satisfy their own quests for love amongst the living and the dead.

Directors

Deagol Brothers

Cast

Eric Lehning, Cody DeVos, Leah High, Brett Miller, Tia Shearer, Jordan Lehning, Josh Duensing, Shellie Marie Shartzer, Amanda Bailey, David Carney
Fantasy Horror Comedy Romance
HMDB

REVIEWS (1)

CC

Claudio Casero

Carol e Patrick Darlin sono due gemelli adolescenti che vivono in una tranquilla cittadina statunitense; la loro vita scivola tranquilla come quella dei loro coetanei finché, un giorno, l’amica comune Wendy Gearst, di cui entrambi sono innamorati, scompare senza lasciare tracce di sé. Dopo alcuni giorni, le ricerche si fermano e tutti ritornano alla vita di sempre; le cose cambiano quando Carol, assieme al fratello minore, trova il corpo senza vita di Wendy in riva ad un lago. Di lì a poco i gemelli capiscono che la loro amata si è trasformata in uno zombie; decidono così di portarla a casa e di accudirla sperando di riuscire a farla tornare la ragazza di sempre. Sulla scia del successo della saga di “Twilight”, i Deagol Brothers decidono di girare “Zombie lover”, pellicola dedicata principalmente ad un pubblico di teenager, in cui l’horror dovrebbe vivere a braccetto con il romanticismo e l’ironia. Dico dovrebbe perché il film in esame è un buco nell’acqua sotto tutti gli aspetti. Per i 106 minuti della durata del lavoro, di horror si vede solo il titolo e Wendy in versione non-morta, che più che uno zombie sembra però una tossicodipendente all’ultimo stadio e che non possiede nemmeno una delle caratteristiche peculiari di questi “mostri”, eccezione fatta per i movimenti scattosi e per la fame di carne viva, tra l’altro decisamente poco evidente. La trama presenta solo un buono spunto iniziale che si perde in poco tempo in mezzo ad un ammasso di luoghi comuni e di trovate a dir poco banali e per nulla interessanti; la suspense e la paura non sono di casa nella pellicola dei Deagol Brothers che puntano l’attenzione soprattutto sull’aspetto romantico e sociale della trama. Il vero problema è che anche questi due aspetti vengono sviluppati in maniera alquanto superficiale e assurdamente noiosa, senza il minimo colpo di scena. Sembra quasi di trovarci di fronte ad un emulo del nostrano Muccino che però non riesce a fare il proprio lavoro, nonostante l’impegno messo sia dalla regia che dal cast. Gli attori, alla loro prima apparizione davanti ad una macchina da presa, sono tutt’altro che professionisti e non lasciano trasparire la seppur minima emozione, risultando così allo spettatore asettici e davvero poco interessanti. Il tutto viene completato dalla voce fuori campo interpretata dal fratello minore dei protagonisti, che annulla del tutto il poco pathos presente nel film. Per quanto concerne la qualità della pellicola e delle riprese, non si possono di certo definire di alta qualità, visto che i colori sono sempre abbastanza sbiaditi e le scene, soprattutto per quanto riguarda le parti girate in esterna, risultano essere troppo spesso sfocate anche per quel che riguarda gli oggetti più vicini all’obiettivo; il tutto viene completato da un rumore video, a volte troppo fastidioso, dovuto probabilmente ad un’eccessiva compressione in fase di encoding. Questo “Zombie Lover” può quindi essere annoverato tra i dieci peggiori film che abbia mai visto, sia dal punto di vista della trama sia per quel che concerne il suo sviluppo; per tutta la sua durata si ha un forte desiderio di spegnere il lettore DVD o di guardare qualcos’altro, cercando di non addormentarsi tra uno sbadiglio e l’altro. Sperando che il guru George A. Romero non abbia visto questo obbrobrio, consiglio di non sprecare tempo a visionare la pellicola e di passare oltre.

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