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LA MASCHERA DEL DEMONIO

La maschera del demonio

1960 IT
agosto 11, 1960

1830: sostando in una cappella in rovina nel fitto di un bosco, il dottor Chomas e il suo assistente Gorobec scoprono un sarcofago che custodisce le spoglie mummificate della strega Asa, giustiziata due secoli prima. Costei, entrando incidentalmente in contatto col sangue di Chomas, torna in vita e riprende a mietere le sue vittime nella famiglia della pronipote Katia, che abita in un vicino castello insieme al padre, al fratello e a un vecchio servo…

Registi

Mario Bava

Cast

Barbara Steele, John Richardson, Andrea Checchi, Ivo Garrani, Arturo Dominici, Enrico Olivieri, Antonio Pierfederici, Tino Bianchi, Clara Bindi, Mario Passante
Horror
HMDB

RECENSIONI (1)

MC

Marco Castellini

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Siamo agli inizi dell’800, il dottor Chomos e il suo assistente, in viaggio verso Mosca, rinvengono in prossimità di un bosco un vecchia chiesetta, all’interno della quale scoprono la tomba della strega Asa, giustiziata in quello stesso luogo un secolo prima. Accidentalmente la riportano in vita e Asa ha così il modo di vendicarsi dei discendenti dei suoi carnefici… Insieme a “I Vampiri” di Freda uno dei primi horror italiani, “La Maschera del Demonio” è considerato il capostipite del nostro filone gotico e costituisce una tappa fondamentale per tutto il genere, assurgendo al ruolo di vero cult. Ispirato al racconto di Gogol “Il vij” il film di Bava riesce ad essere al tempo stesso horror e romantico, immerso in scenografie suggestive, caratterizzato da un inconfondibile gusto pittorico ed estetico che appartiene a tutta la filmografia di Bava. Fondamentale già in questo primo film il tema del doppio femminile (che poi diverrà una costante di tutta la tradizione gotica italiana) impersonificato dalla splendida Barbara Steele nel duplice ruolo della perfida e sensuale strega vendicatrice e dell’innocente Katia. Maledizioni secolari, streghe, vampirismo, necrofilia, dimore maledette ed erotismo malsano come primo film italiano dell’orrore non si poteva chiedere di più… Il capolavoro di Bava, purtroppo, non viene quasi mai trasmesso in televisione ma è disponibile nella edizione della Shendene per la serie “Rosso Sangue” della Nocturno.