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SEPT JOURS À VIVRE

Seven Days to Live

2000 CZ
juin 25, 2000

Ellen (Amanda Plummer) et Martin Shaw (Sean Pertwee) s'installent dans une maison isolée et inhabitée depuis plus de vingt ans, espérant ainsi repartir à zéro après la mort tragique de leur fils unique. Enchanté par la campagne environnante, le jeune couple est persuadé de pouvoir oublier le passé. Mais dès la première soirée dans leur nouveau foyer ont lieu des événements étranges. Une atmosphère trouble semble peser sur les deux nouveaux occupants. Le lendemain matin, Ellen reçoit de mystérieux messages qui la préviennent du nombre de jours qui lui restent à vivre. Le compte à rebours a commencé.

Réalisateurs

Sebastian Niemann

Distribution

Nick Brimble, Renee Ackermann, Zdeněk Maryška, Rich Gold, Amanda Plummer, Sean Pertwee, Sean Chapman, Chris Barnes, John Michael Higgins, Gina Bellman
Horreur Thriller
HMDB

CRITIQUES (1)

DT

Daniele Taddei

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Una coppia, dopo la perdita del figlioletto, decide di trasferirsi in campagna per dimenticare la tragica esperienza e per cercare di ricominciare una nuova vita. Arrivati nella nuova dimora, subito cominciano a verificarsi strani avvenimenti. Lui, uno scrittore in crisi, in cerca di ispirazione per un nuovo best seller, ritrova improvvisamente la vena creativa. Lei, invece, riceve presagi di morte che le annunciano la sua imminente fine. A questo si devono aggiungere strane apparizioni, incubi e misteriose voci. Dopo le perplessità iniziali e dopo varie ricerche, la giovane moglie riuscirà a venire a capo del mistero che circonda la strana e sinistra abitazione. In realtà la casa sorge su una palude dove nei secoli precedenti erano state affogate numerose persone, le cui anime ora reclamano vendetta, assetate di sangue… Classico b-movie sulle case infestate che non brilla certo per originalità. Più che evidenti sono i richiami a "classici" del genere come “Shining”, “Poltergeist” e persino “Cimitero Vivente”. Il film non aggiunge nulla di nuovo al filone delle "haunted hosue”, ma anzi ne scopiazza e ne saccheggia in maniera ignobile tutti i luoghi comuni. Dopo un inizio, anche interessante, subentra una certa noia, che nemmeno le battute finali riescono a cancellare. Il classico happy-end, poi, rovina completamente la pellicola… insomma, quasi un disastro! Se amate il genere delle ghost-story ci sentiamo di consigliarvi vivamente altri film, come “Dopo la Vita” o “Echi mortali”, sicuramente più interessanti ed ingiustamente troppo poco conosciuti. Questo lasciatelo più che volentieri sullo scaffale della vostra videoteca. Se optate per il noleggio, non dite che non vi avevamo avvertiti!