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THE RIPPER – NEL CUORE DEL TERRORE

The Ripper

1997 AU
dicembre 6, 1997

È il 1888 e Londra è in preda a uno dei più raccapriccianti e misteriosi delitti della storia. Sotto l'estrema pressione della famiglia reale, il capo di Scotland Yard assegna il suo uomo migliore al macabro caso.

Registi

Janet Meyers

Cast

Patrick Bergin, Gabrielle Anwar, Samuel West, Michael York, Adam Couper, Essie Davis
Horror Thriller televisione film
HMDB

RECENSIONI (1)

MC

Marco Castellini

1888, Londra è chiusa nella morsa della paura: una scia di orrore si abbatte sul quartiere di Whitechapel, alcune prostitute vengono massacrate ed assassinate da un folle, un serial killer che colpisce con una precisione spietata e che svanisce nel nulla, facendo perdere le sue tracce. Il caso viene affidato al miglior investigatore di Scotland Yard che non solo dovrà fermare l'implacabile assassino, ma dovrà anche proteggere il suo miglior testimone, la donna di cui si è innamorato… Ennesimo film sulle gesta di quello che è considerato, a tutti gli effetti, il primo serial killer della storia, il misterioso Jack The Ripper, lo Squartatore. Si tratta di una produzione televisiva americana decisamente mediocre che arriva in Italia con quasi cinque anni di ritardo, distribuita dalla Universal per il solo mercato home-video, e che probabilmente non sarebbe mai arrivata, non fosse stata spinta dal grande successo dello strepitoso “From Hell” dei fratelli Hughes. E così ecco servita un ennesima quanto inutile, scialba e noiosa ricostruzione (più o meno) storica dei misteriosi omicidi che portano la firma di Jack Lo Squartatore, sulle tracce del quale questa volta non c’è, come era lecito attendersi, il trasgressivo e vizioso ispettore Abberline - che le cronache del tempo indicano come il detective di Scotland Yard incaricato delle indagini - ma un elegante, avvenente ed arrivista ispettore, tale Jim Hansen, interpretato dalla “star” televisiva Patrick Bergin (visto di recente nei panni del conte Dracula nella miniserie televisiva “Il Bacio di Dracula” prodotta e trasmessa dalla Rai). L’inopinata e sciagurata scelta di mostrare da subito, dalle primissime sequenze, la vera identità del folle squartatore toglie al film quel poco di suspense e curiosità che poteva cercare di mantenere. Si conosce già qual é, secondo questa versione dei fatti, l’identità dell’assassino, non si assiste quasi per tutta la durata della pellicola al versamento di una sola goccia di sangue, il ritmo non è certo incalzante e i dialoghi della versione italiana sono piuttosto rozzi e dozzinali… il risultato pertanto non può essere che decisamente scarso. Nella noia imperante e nella assoluta, totale piattezza da salvare rimane solo la bella presenza e la discreta interpretazione della brava Gabrielle Anwar (“Ultracorpi” di Abel Ferrara).