Evilenko backdrop
Evilenko poster

EVILENKO

2004 IT
April 16, 2004

For years, Andrei Evilenko eluded the obsessive Detective Lesiev and the psychiatric profiler Aron Richter. Spurred on by his rabid fury at the gradual crumbling of his precious Soviet Union, Evilenko is a man who will live, die and kill as a communist.

Directors

David Grieco

Cast

Malcolm McDowell, Marton Csokas, Ronald Pickup, Frances Barber, John Benfield, Evgeniya Gladiy, Ihor Ciszkewycz, Fabrizio Sergenti Castellani, Vladimir Levitskiy, Alexei Chadyuk
Drama Thriller Crime
HMDB

REVIEWS (1)

MC

Marco Castellini

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Evilenko - Il Comunista Che Mangiava I Bambini

Evilenko è un cittadino ucraino, di Rostov, che crede ciecamente nel regime comunista di una Russia della metà degli anni ’80… Prima del disastroso periodo economico, prima della divisione in tanti staterelli indipendenti e poveri. Non ha vita sociale, è un frustrato, segue il suo oscuro disegno di morte e perciò uccide e fagocita le sue vittime: rigorosamente in età infantile o pre adolescenziale. Fa l’insegnante di lingua e letteratura. Legge libri, si da arie da intellettuale, ma la sua mente è in pericoloso declino così come la società, comunista e russa, che lo avvolge. Pensa che i suoi delitti siano coperti dal KGB, da quello stato che ha servito ed amato per anni e che forse è la causa primaria del suo oscuro male, e perciò è fermamente sicuro che nessuno ostacolerà la sua follia omicida, finché sulla sua strada non trova un integerrimo poliziotto deciso a stanarlo per sempre, studiando più la sua psicologia che la dinamica dei suoi delitti. Film al 100% italiano, distribuito da Mikado e prodotto da Mario Cotone; “Evilenko” (titolo evocativo dall’inglese Evil = male) ricalca le terribili, e purtroppo reali, gesta di Andrej Romanovic Chikatilo, che il mondo ha imparato a conoscere come il mostro di Rostrov: località dove uccise, prima di essere condannato a morte, indisturbatamente per ben 12 anni, più di 50 bambini e ne divorò i cadaveri. Aleggia come uno spettro, su tutto il film, il classico vezzo del cinema di impegno civile, tipicamente italiano, grazie soprattutto ad una “sceneggiatura dossier” figlia del libro: “Il Comunista che Mangiava i Bambini” dello stesso Grieco. Chi ha avuto modo di vedere il manifesto originale del film, forse non ha avuto modo di farsi tornare alla memoria l’irriconoscibile faccia del bravissimo Malcom McDowell che nella locandina somiglia più ad Ennio Morricone che all’Alex del Kubrickiano “Arancia Meccanica” (1971) a cui deve la sua meritata fama. Nel ruolo dell’integerrimo poliziotto c’è Marton Csokas che si rivela essere un ottimo attore. “Evilenko” non è né un thriller né un horror, è bensì un film che, attraverso il suo personaggio, tenta di darci una connotazione psichiatrica della fine del comunismo e della Russia. Lo stato, il sistema, che annulla l’essere umano e nella sua complessità lo fa regredire ad uno stato primordiale, omicida. Si possono trovare analogie col Dostoevskijiano “Delitto e Castigo”, almeno nel rapporto tra omicida/inquirente e tra la società e la contestualizzazione dei delitti del mostro. David Grieco, ex critico cinematografico che ha lavorato per “L’Unità”, esordisce con un film senza splatter ne thrilling dopo essere stato irrefrenabilmente attratto dalla figura di Chikatilo vista di notte, in Tv, durante un processo. Deprecabile la scelta estetica di utilizzare la falce e il martello all’interno della stilizzata locandina originale. Il cinema, quale grande luna park delle emozioni, e il suo pubblico preferiscono l’ Anthony Hopkins de “Il Silenzio degli Innocenti” nel suo sublime ruolo di Hannibal Lecter, piuttosto che questa commistione tra documentario e giallo, con tanto di messaggio morale e vezzi da bassa storiografia, ambientato in un Ucraina dai colori lattiginosi e freddi.