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IL NOME DELLA ROSA

The Name of the Rose

1986 FR
settembre 24, 1986

Nell'autunno del 1327 giunge in un maestoso monastero italiano il francescano Guglielmo di Baskerville con il novizio Adso per un incontro tra domenicani, francescani e delegati papali. Morti misteriose si succedono e le indagini di Guglielmo vengono ostacolate. Il delegato papale procede con metodo inquisitorio: eresia e omicidio per lui si identificano, ma la soluzione sta da un'altra parte.

Registi

Jean-Jacques Annaud

Cast

Sean Connery, F. Murray Abraham, Christian Slater, Helmut Qualtinger, Ilya Baskin, Michael Lonsdale, Volker Prechtel, Feodor Chaliapin Jr., William Hickey, Ron Perlman
Dramma Thriller Mistero
HMDB

RECENSIONI (1)

AC

As Chianese

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Tratto dal famoso best-seller di Umberto Eco questo film è frutto dell’intraprendenza del produttore Franco Cristaldi che coglie nel segno facendo dirigere, con un notevole budget, la pellicola ad un vero esperto del settore: il francese Jean-Jacques Annaud ("L'orso", "Il nemico alle porte"). Nel medioevo, in una abbazia dell'Italia settentrionale si sta svolgendo un incontro tra alcuni monaci gesuiti e i rappresentanti del Papa per risolvere il problema dei beni temporali del Pontefice. Tra gli invitati c'è anche Guglielmo da Baskerville (un grande Sean Connery) un monaco che ha dedicato la sua vita allo studio e che ha un passato come membro della Sacra Inquisizione. Intanto nell'abbazia si compiono strani ed orrendi delitti, la mano è sempre la stessa...quella di un assassino che si ispira alle sette trombe dell'Apocalisse per trucidare chiunque venga in contatto con un libro maledetto, conservato gelosamente nella vastissima biblioteca dell'abbazia. Guglielmo da Baskerville e il novizio Adso Da Melk (un giovane Christian Slater) cominciano ad indagare... Diretto ottimamente dal bravo Annaud questo film vanta la presenza di ottimi attori tra i quali, oltre ai già citati Connery e Slater, il sadico Federick Murray Abraham nei panni dell'inquisitore Bernardo Guy, Fedor Chaliapin jr. il Varelli dell’ "Inferno" di Argento e la sexy Valentina Vargas. Alcune note negative solo per quanto riguarda la sceneggiatura, scritta da quattro diversi autori: Brach, Birkin, A. Goddard e Franklin: si incentra più sul giallo che sull'ironico filosofeggiare che è classico del modo di scrivere di Eco. Ma per il resto, cinematograficamente parlando, fanno ottimamente il loro mestiere lo scenografo Dante Ferretti e il fotografo Tonino Delli Colli (il suo lavoro per il film gli valse il David di Donatello). In definitiva un ottimo film che non scontenta gli appassionati del giallo nè coloro che hanno amato il libro; sicuramente da vedere.