Bless the Child backdrop
Bless the Child poster

BLESS THE CHILD

2000 US
August 11, 2000

When Maggie's sister Jenna saddles her with an autistic newborn named Cody she touches Maggie's heart and becomes the daughter she has always longed for. But six years later Jenna suddenly re-enters her life and, with her mysterious new husband, Eric Stark, abducts Cody. Despite the fact that Maggie has no legal rights to Cody, FBI agent John Travis takes up her cause when he realizes that Cody shares the same birth date as several other recently murdered children.

Directors

Chuck Russell

Cast

Kim Basinger, Jimmy Smits, Rufus Sewell, Ian Holm, Angela Bettis, Holliston Coleman, Christina Ricci, Lumi Cavazos, Michael Gaston, Eugene Lipinski
Drama Horror Thriller Crime
HMDB

REVIEWS (1)

MC

Marco Castellini

skull empty skull empty skull empty skull empty skull
Maggie O'Connor è un’infermiera che vive sola a New York. La sua vita ordinaria e solitaria viene sconvolta dall'arrivo della sorella che le affida la sua figlioletta di pochi giorni dato che lei, drogata e senza un soldo, non è in grado di occuparsene. Sei anni dopo Jenna riappare accompagnata dal marito Eric Stark, un losco individuo a capo di una setta dedita all’adorazione del Maligno; i due rapiscono la piccola Cody perché interessati ai poteri paranormali che la bimbetta ha dimostrato di possedere. Si scatenerà così una lotta tra Bene e Male per il destino della bambina, che è, in qualche modo, legato al destino dell’intera umanità. Il produttore del film è Mace Neufeld, famoso per il successo ottenuto a suo tempo con "Il presagio”, il regista è Chuck Russell, di cui si ricorda "Nightmare 3" ed il remake di “The blob”, e lo sceneggiatore è Tom Rickman, che ha al suo attivo una nomination all'Oscar; per non palare poi della famosissima protagonista Kim Basinger, e di altri attori di rilievo che compaiono nella pellicola come ad esempio Cristina Ricci (già vista nello splendido “Sleepy Hollow” di Burton). Ci si aspetterebbe quindi per lo meno un buon film,ma non è così: la sceneggiatura è scadente (alcuni dialoghi, come quello fra Stern e la bambina sul terrazzo di un edificio, appaiono inverosimili e involontariamente ridicoli), l’intreccio è esile e scontato, la regia scialba e “scolastica”, ed anche gli effetti digitali lasciano al quanto perplessi. Insomma una vera cantonata che non riesce a raggiungere neppure la sufficienza.