Non Aprite quella Porta backdrop
Non Aprite quella Porta poster

NON APRITE QUELLA PORTA

The Texas Chain Saw Massacre

1974 US
ottobre 11, 1974

Mentre è in corso una serie di misteriose razzie nei cimiteri della zona, Sally (Marilyn Burns), assieme al fratello paraplegico Franklin (Paul A. Partain) e a un gruppo di amici, parte per una vacanza in camper alla vecchia casa abbandonata del nonno. Prima di arrivarci, i ragazzi danno un passaggio a uno strano autostoppista con cui hanno un alterco prima di sbatterlo fuori. Dopo aver dato un’occhiata alla casa, i ragazzi si separano e due di loro, Pam (Teri McMinn) e Kirk (William Vail), si imbattono in un’altra casa apparentemente abbandonata che vogliono visitare. Ma Kirk viene ucciso e Pam viene trascinata dentro la casa e impalata in un gancio da macellaio da un essere gigantesco con una maschera di cuoio in faccia (Gunnar Hansen). E gli altri dovranno cercare di salvarsi lottando contro una famiglia di cannibali.

Registi

Tobe Hooper

Cast

Marilyn Burns, Allen Danziger, Paul A. Partain, William Vail, Teri McMinn, Edwin Neal, Jim Siedow, Gunnar Hansen, John Dugan, Robert Courtin
Horror
HMDB

RECENSIONI (1)

MC

Marco Castellini

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Un gruppo di ragazzi, a bordo di un pulmino, si reca alla vecchia casa di famiglia per controllare la tomba del loro nonno dato che, nel cimitero di quella stessa zona, si erano verificati degli atti di vandalismo. I giovani non sanno però che sono proprio i loro folli vicini i “violatori di tombe”! Uno dopo l'altro i ragazzi vengono orribilmente uccisi, tutti tranne una, Sally, che viene catturata e tenuta prigioniera dalla famiglia di psicopatici, un nucleo di persone squilibrate dedite al cannibalismo: il fratello maggiore, il fratello più giovane soprannominato "Leatherface" (un gigante ritardato che indossa maschere fatte di pelle umana) ed il nonno, un ex-macellaio costretto dall'età su di una sedia a rotelle… Il film d'esordio del giovane regista Tobe Hooper dimostra tutto il suo talento e, paradossalmente, rimane la sua prova migliore come autore. La trama è dichiarata fin dall'inizio del film da un impersonale testo di taglio giornalistico, la sequenza d'apertura è subito di grande impatto e lo stile visivo si presenta scarno, come se le immagini già comunicassero la crudezza della tragedia che sarà mostrata tra breve. Un film di efferata violenza, con sequenze realmente disturbanti che hanno fatto la gioia degli amanti dell’horror ed hanno “lanciato” il personaggio di Leather Face (Faccia di pelle) facendo assurgere a ruolo di vera e propria icona della cinematografia di genere moderna. Ma ciò che rende questa pellicola un caposaldo del cinema dell'orrore è decisamente il clima allucinante che permea ogni sequenza, tutto sembra un lungo incubo estremamente realistico, grazie anche alla buona recitazione dei giovani attori protagonisti. Il ritmo è frenetico e la regia molto efficace, al punto da riuscire nell'intento di imprimere inquietudine nello spettatore anche solo mediante inquadrature di oggetti apparentemente innocui. Va fatta però una precisazione: sarebbe errato pensare a “Non aprite quella porta” come ad un film splatter: certamente la violenza non manca, come pure alcune scene “forti”, ma Hooper ha deciso di dosare il tutto, di non “esagerare”, insistendo piuttosto su piccoli particolari (l’arredamento “organico” della casa, ad esempio) che riescono a dare il senso del macabro e dell’orrore molto più di tante sequenze eccessive e granguignolesche, riuscendo così a donare al film un maggiore senso di “attinenza alla realtà” e perciò di angoscia e disturbo ancora maggiori. Un film assolutamente da vedere.