Au fin fond du Texas, des habitants font une découverte macabre : leur cimetière vient d'être profané et les cadavres exposés sous forme de trophées. Pendant ce temps, cinq amis traversent la région à bord d'un minibus. Ils croisent en chemin la route d'un auto-stoppeur et décident de le prendre à bord. Mais lorsque les jeunes gens s'aperçoivent que l'individu a un comportement inquiétant et menaçant, ils finissent par s'en débarrasser. Bientôt à court d'essence, le groupe décide d'aller visiter une vieille maison abandonnée, appartenant aux grands-parents de deux d'entre eux. Chacun leur tour, les cinq amis vont être attirés par la maison voisine. La rencontre avec ses étranges habitants va leur être fatale…
Réalisateurs
Tobe Hooper
Distribution
Marilyn Burns, Allen Danziger, Paul A. Partain, William Vail, Teri McMinn, Edwin Neal, Jim Siedow, Gunnar Hansen, John Dugan, Robert Courtin
Un gruppo di ragazzi, a bordo di un pulmino, si reca alla vecchia casa di famiglia per controllare la tomba del loro nonno dato che, nel cimitero di quella stessa zona, si erano verificati degli atti di vandalismo. I giovani non sanno però che sono proprio i loro folli vicini i “violatori di tombe”!
Uno dopo l'altro i ragazzi vengono orribilmente uccisi, tutti tranne una, Sally, che viene catturata e tenuta prigioniera dalla famiglia di psicopatici, un nucleo di persone squilibrate dedite al cannibalismo: il fratello maggiore, il fratello più giovane soprannominato "Leatherface" (un gigante ritardato che indossa maschere fatte di pelle umana) ed il nonno, un ex-macellaio costretto dall'età su di una sedia a rotelle…
Il film d'esordio del giovane regista Tobe Hooper dimostra tutto il suo talento e, paradossalmente, rimane la sua prova migliore come autore.
La trama è dichiarata fin dall'inizio del film da un impersonale testo di taglio giornalistico, la sequenza d'apertura è subito di grande impatto e lo stile visivo si presenta scarno, come se le immagini già comunicassero la crudezza della tragedia che sarà mostrata tra breve.
Un film di efferata violenza, con sequenze realmente disturbanti che hanno fatto la gioia degli amanti dell’horror ed hanno “lanciato” il personaggio di Leather Face (Faccia di pelle)
facendo assurgere a ruolo di vera e propria icona della cinematografia di genere moderna. Ma ciò che rende questa pellicola un caposaldo del cinema dell'orrore è decisamente il clima allucinante che permea ogni sequenza, tutto sembra un lungo incubo estremamente realistico, grazie anche alla buona recitazione dei giovani attori protagonisti. Il ritmo è frenetico e la regia molto efficace, al punto da riuscire nell'intento di imprimere inquietudine nello spettatore anche solo mediante inquadrature di oggetti apparentemente innocui.
Va fatta però una precisazione: sarebbe errato pensare a “Non aprite quella porta” come ad un film splatter: certamente la violenza non manca, come pure alcune scene “forti”, ma Hooper ha deciso di dosare il tutto, di non “esagerare”, insistendo piuttosto su piccoli particolari (l’arredamento “organico” della casa, ad esempio) che riescono a dare il senso del macabro e dell’orrore molto più di tante sequenze eccessive e granguignolesche, riuscendo così a donare al film un maggiore senso di “attinenza alla realtà” e perciò di angoscia e disturbo ancora maggiori. Un film assolutamente da vedere.