Petite, Virginia a une vision de sa mère en train de se jetter du haut d'une falaise. Sa vision correspond à la triste réalité. Devenu adulte, Virginia est devenue l'épouse de Francesco. Celui-ci s'envole pour Londres afin de régler des affaires. En rentrant chez elle après avoir déposé son mari, Virginia a une nouvelle prémonition : elle voit une femme morte, un trou dans un mur et d'autres détails encore. Voulant faire une surprise à son mari en rénovant une ancienne demeure lui appartenant, Virginia retrouve certains détails de sa vision. Troublée, elle décide d'abattre un mur de cette pièce et met à jour un cadavre. La police parvient à identifier le squelette comme étant une jeune fille de 25 ans. Francesco, revenu afin d'éclaircir cette trouvaille, avoue qu'il connaissait cette jeune fille, une ancienne conquête. Devenant le suspect numéro un, il est placé sous les verrous. Virginia, et son ami parapsychologue Luca, fait sa propre enquête afin de faire libérer son époux.
Réalisateurs
Lucio Fulci
Distribution
Jennifer O'Neill, Gabriele Ferzetti, Marc Porel, Gianni Garko, Ida Galli, Jenny Tamburi, Fabrizio Jovine, Riccardo Parisio Perrotti, Loredana Savelli, Salvatore Puntillo
Per merito di straordinarie doti extrasensoriali, Virginia (che vide da bambina la madre suicidarsi) durante un tragitto in auto, avverte e vede alcuni flashback di un presunto assassinio compiuto dal proprio marito, che difatti subito dopo viene arrestato. La moglie, tuttavia, riuscirà a scagionarlo, approfondendo la vicenda e sarà aiutata da altra gente interessata al caso. Dopo un susseguirsi di fatti e scoperte sempre più inquietanti, Virginia, malgrado suo, si renderà conto che ciò che vide quel fatidico giorno in auto altri non fu che una precognizione, o meglio una visione al futuro...
Giallo-Psicologico rivelazione degli anni ’70, diretto con destrezza e accuratezza dal cosiddetto artigiano dell’horror, Lucio Fulci. E dire che quest’ultimo fu reduce da altrettanti pellicole memorabili sulla scia del giallo, tra cui “Una lucertola con la pelle di donna", "Una
sull’altra", "Non si sevizia un paperino". Nel 1977 viene partorito “Sette note in nero”, un film che va al di là dei soliti gialli dello stesso Fulci; qui oltre ad avere un assassino che uccide e di conseguenza mura le sue vittime, abbiamo degli intrecci piuttosto innovativi, basti pensare che la pellicola ruota attorno agli oggetti e i volti che la nostra protagonista vede nelle sue consuete visioni, ciascuno dei quali fondamentale per il prosieguo delle indagini. Delirante al punto giusto, il film offre sani momenti di suspense, infarciti da alcuni effetti sonori veramente azzeccati, tra i quali il ticchettio inquietante di un orologio, lamenti disperati, e da inquadrature ad effetto zoom a dir poco eclatanti. Dal prologo s’intuisce esplicitamente che il tema base della pellicola è la forza extrasensoriale della protagonista, ben interpretata da Jennifer O’Neill, la quale mediante i suoi profondi e comunicanti occhi ci anticipa ogni sua visione; da annotare anche le efficaci interpretazioni degli altri attori, tra cui spiccano: Gabriele Ferzetti nelle vesti di un professore altamente sospettato di essere il carnefice, e Marc Porel che interpreta Luca, personaggio fondamentale del film, anch’esso impegnato a scoprire l’enigma dell’assassinio compiuto presumibilmente in passato.
Buona anche la sceneggiatura (eccetto qualche buco lieve) a cura del trio Lucio Fulci, Roberto Gianviti e Dardano Sacchetti, già curatore dello script di di “Reazione a catena”, film che segnò il genere slasher-movie; anche la fotografia gioca la sua parte e il merito va al diligente lavoro di Sergio Salvati, che mette in primo immagini luminose, che sfocano in occasione dei vaghi flashback avuti dalla protagonista. Nonostante il film sia struggente e malinconico, di scene violente e sanguinolente se ne vedono decisamente poche; questo è sicuramente un fattore che discosta questo film dagli altri gialli girati in precedenza (in primis “Sei donne per l’assassino” e "Reazione a Catena”). “Dopo sette note in nero” Lucio Fulci approderà all’horror-fantascientifico popolato da zombi, fantasmi, e gatti neri, dirigendo rispettivamente “Paura nella città dei morti viventi”, “L’aldilà”, "Black cat" e il claustrofobico “Quella villa accanto al cimitero”. In conclusione “Sette note in nero” è un cult assolutamente da vedere, impreziosito da ottime sequenze veramente originali, da una trama avvincente e da un finale magnificamente congegnato; non per niente questo film è considerato uno dei migliori thriller-soprannaturali mai diretti nel nostro paese.