The Skulls backdrop
The Skulls poster

THE SKULLS

2000 US
March 31, 2000

A senior at an Ivy League college, who depends on scholarships and working on the side, gets accepted into the secret society The Skulls. He hopes it betters chances at Harvard but The Skulls is not what he thought and comes at a price.

Cast

Joshua Jackson, Paul Walker, Hill Harper, Leslie Bibb, Christopher McDonald, Steve Harris, William Petersen, Craig T. Nelson, David Asman, Scott Gibson
Drama Thriller Crime
HMDB

REVIEWS (1)

FC

Francesco Chello

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Luke è ragazzo dalle umili origini che frequenta un esclusivo college di New Haven. Grazie agli ottimi risultati nello studio e nelle discipline sportive Luke realizza il suo sogno: essere invitato a far parte dell'associazione segreta degli "Skulls", una società che seleziona i futuri componenti della classe dirigente USA chiedendo in cambio fedeltà assoluta al di sopra della legge. Consapevole dei privilegi, Luke accetta, ma la morte sospetta di un caro amico che indagava sui "Teschi", gli fa scoprire l'altra faccia della medaglia: sarà l'inizio dei suoi guai.. Il giudizio su “The Skulls” può variare a seconda del target che gli si vuole dare – per la serie, insomma, del voler vedere “il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”: sicuramente più maturo della sua natura chiaramente teen, troppo ingenuo per il thriller nel vero senso del termine e del genere. Aldilà di un’eventuale – quanto probabilmente inutile – targettizzazione possiamo parlare di un titolo dal buon potenziale non sfruttato fino in fondo. La pellicola affronta un argomento senza dubbio interessante, ci troviamo nel territorio delle società segrete universitarie, rappresentate come vere e proprie lobby di potere. Il film può essere diviso in due segmenti: parte bene grazie alla trama, di cui dicevamo, a prima lettura intrigante e capace di incuriosire il giusto lo spettatore perdendo poi, purtroppo, colpi strada facendo quando lascia spazio al comune thriller commerciale prevedibile e privo di colpi di scena degni di nota. Le buone premesse e la giusta atmosfera creatisi nel primo tempo vengono quindi soppiantate da sequenze narrative frettolose, rivelazioni telefonate ed appiattimento graduale dei personaggi nel secondo. Senza dimenticare alcune evidenti contraddizioni: piuttosto che segreta, la società dei “Teschi” sembra essere straconosciuta da tutti, con l’eccesso rappresentato dal logo del teschio incastonato nella torre universitaria. Il finale western, poi, è un po’ un pugno nell’occhio. C’è da dire, comunque, che l’occasione persa non si tramuta, per fortuna, nel film brutto. Se da un lato c’è rammarico per delle buone potenzialità non pienamente sfruttate dall’altro si può parlare di un titolo che pur non essendo memorabile ed avendo i suoi difetti nel complesso risulta comunque godibile, ha le sue buone sequenze di tensione e non annoia. Inoltre se si tiene conto di quelle che probabilmente erano le intenzioni dei suoi realizzatori non si può certo dire che siano state tradite. “The Skulls” evidentemente non ha la pretesa di una chiave di lettura profonda o di una visione introspettiva. La struttura narrativa del film percorre due percorsi che sembrano iniziare uno al termine dell’altro: il primo è quello morale che descrive il cambiamento di Luke da cinico arrivista fino alla inevitabile – e scontata - redenzione; risoltosi il conflitto interiore del protagonista ha inizio la seconda strada, quella marcatamente thriller che vedrà il ragazzo cercare di uscire – vivo! – da una situazione più grande di lui. In apertura si parlava di una destinazione teen – o comunque giovanile – non a caso i principali interpreti – che comunque, in un bilancio globale, non sfigurano - sono le allora star emergenti Paul Walker (“Timeline” e – soprattutto – la saga di “Fast & Furious”) ed il protagonista Joshua Jackson (“Cursed”, “Shutter – Ombre dal Passato”), che spopolava all’epoca con il serial adolescenziale “Dawson’s Creek” ed al cui “servizio” sembra essere messa la pellicola. Appaiono convincenti, nei ruoli dei teschi anziani, William Petersen – il Grissom di C.S.I. - e Craig T. Nelson – il capofamiglia dei primi due “Poltergeist”. Il regista Rob Cohen (“Daylight”, “The Fast and The Furious”, “xXx”, “La Mummia: La Tomba dell’Imperatore Dragone”) non è propriamente nei suoi territori che di solito vedono azione concitata, adrenalina e voluta quanto azzeccata – e diremmo pure gradita se si apprezza il genere - tamarragine, ciononostante riesce nel suo compito senza eccellere ma neanche demeritare. La pellicola è discretamente confezionata, giusta la scelta di luci e fotografia. In definitiva nulla di indimenticabile, siamo al cospetto di un film che come si suol dire si colloca nel “mezzo” in quanto avrebbe potuto certamente essere migliore ma probabilmente anche peggiore. Un onesto thrillerino, leggero e poco impegnato, e senza neanche pretendere di esserlo, senza colpi di genio, non “sconvolge” ma non annoia, si lascia guardare fino in fondo senza problemi pur non lasciando un segno indelebile nella memoria dello spettatore.