LA METÀ OSCURA

Un uomo, scrittore di successo, usa uno pseudonimo per firmare i suoi libri dal contenuto violento ed erotico. Nella mente dello scrittore cominciano a formarsi due personalità, anche a causa di un trauma avuto al momento della nascita. Romero dirige un film tratto da un racconto di Stephen King, ci si aspetterebbe un capolavoro ed invece ci si ritrova davanti ad un film quasi pessimo. Il protagonista, Timothy Hutton, è mediocre ed assolutamente inadatto alla parte, l’evolversi della storia è lento e farraginoso e nessuna sequenza riesce a trasmettere ansia o paura. Curiosità: Romero non ha tutte le colpe di questo “fiasco”, va infatti detto che la Orion, casa di produzione del film, andò in fallimento a metà delle riprese e questo costrinse il regista a rivedere alcune sue scelte e a cambiare parte della sceneggiatura, anche dietro le pressioni della nuova casa di distribuzione che acquistò i diritti del film.